Il nuovo assalto è scattato poco prima delle 14. Quando le avanguardie di chi punta ad occupare lo stabile tra via Plinio e via Salinella si sono riaffacciate nella strada...
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Dopo la quale si è deciso di blindare quel palazzo che un tempo ospitava uffici comunali. Ma che ora è di proprietà di una società che disperatamente cerca di far valere i suoi diritti e che ha presentato una denuncia.
Perché da tre giorni intorno a quello stabile si sono scatenati appetiti provocati, a seconda dei casi, da disperazione e opportunismo, ma anche interessi economici e persino politici. Ingredienti di un quadro sconfortante che, però, ben rappresenta una città che a pochi mesi dalle elezioni amministrative sforna un numero impressionante di candidati per la carica di sindaco, ma alcuna soluzione per le problematiche di quella che pure è stata una grande città del Mezzogiorno. In grado, un tempo, di partorire politici e cervelli di livello nazionale ed internazionale. Mentre oggi regala uno spettacolo desolante, fatto di permissivismo e spregio quotidiano delle regole, anche le più elementari, del quale il caos di via Plinio è solo un esempio. Del quale sono costrette a farsi carico le forze dell’ordine.
Così dopo l’assalto vanificato ieri pomeriggio dai poliziotti, non senza momenti di tensione e con alcune persone identificate, via Plinio è stata trasformata in un fortino.
Una ipotesi che ha esasperato gli animi. In primo luogo dei residenti della zona, già costretti a convivere con situazioni di degrado sotto gli occhi di tutti alle quali non si è mai posto rimedio. Disagio che ora si sta cercando di convogliare in una petizione, lanciata dal consigliere comunale Vietri per invocare chiarezza. Poi però sulla scena ha fatto irruzione una nutrita schiera di famiglie in cerca di sistemazione. E che ha visto proprio in quella struttura la possibilità di trovare un tetto. L’altro giorno hanno occupato lo stabile al grido «prima noi degli immigrati», costruendo una competizione che non può esserci. Venerdì sera il palazzo è stato liberato e riconsegnato ai proprietari che vorrebbero chiudere gli accessi, divelti dalla furia degli occupanti, per scongiurare altre irruzioni. Proprio come quella sventata ieri pomeriggio.
Così si scopre che i migranti, ammesso che possano essere inquadrati come un problema, sono davvero l’ultimo problema. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia