Nelle scamorze distribuite nella mensa dell’Arsenale della Marina militare di Taranto è stata riscontrata la presenza del batterio “Listeria”. ...
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Un batterio pericolosissimo, la cui ingestione può provocare diarrea e gastroenterite acuta ma anche, nella forma più invasiva, encefaliti, meningiti, fino alla sepsi.
È quanto denunciano Grazia Albano di Fp Cgil Difesa, Arcangelo Durante di Cisl Fp e Gaetana Pisarra di Uil Pa, in una nota inviata al contrammiraglio Salvatore Imbriani (direttore dell’Arsenale) e all’ammiraglio di divisione Edoardo Serra (comandante del Comando Marittimo Sud).
I sindacati fanno riferimento alle analisi chimiche e batteriologiche (effettuate dal Laboratorio Sca il 5 e il 27 dicembre) sulle scamorze fornite alla mensa aziendale da una ditta privata.
L’esito è stato comunicato alla Direzione dell’Arsenale militare il 23 dicembre, alla Commissione amministratrice mensa e ai rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza il 10 gennaio. «Risultato non confortante. Sono emersi alcuni valori non conformi e superiori al limite previsto dalla normativa vigente». Si parla appunto, nella nota sindacale, del batterio Listeria.
La listeriosi è pericolosa, come detto.
«Relativamente al grave episodio - scrivono le organizzazioni sindacali - nello stabilimento non vi è, da parte della Direzione, alcuna comunicazione ufficiale ai lavoratori».
Cgil, Cisl e Uil si chiedono se la Direzione dell’Arsenale abbia «fornito l’opportuna informazione ai diretti interessati, nonché se intenda sottoporre ad indagini cliniche i commensali che hanno consumato il citato alimento e/o presentano sintomi riconducibili all’azione patogena».
Inoltre, chiedono «quali provvedimenti siano stati adottati nei confronti della ditta fornitrice e se siano stati informati gli organismi sovraordinati e gli Enti difesa insistenti sul territorio jonico, per evitare che altre mense militari possano fruire di tali prodotti infetti».
Infine ma non da ultimo Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Pa si chiedono se il risultato delle analisi è stato segnalato tempestivamente alle autorità competenti (i Carabinieri del Nas) «anche al fine di individuare le cause ed eventuali responsabilità che hanno dato origine a tale deterioramento dell’alimento». Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia