Palagiano - Chiusa l'inchiesta sul presunto mandante della strage di Palagiano. Non si ferma, invece, la caccia ai killer che nel marzo di due anni fa, uccisero brutalmente...
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Le comunicazioni giudiziarie sono state firmate dai magistrati della procura antimafia di Lecce. Nel mirino soprattutto Giovanni Di Napoli, conosciuto con il nomignolo di "Nino il Calabrese". Secondo gli investigatori, sarebbe stato lui a commissionare l'agguato avvenuto alle porte di Palagiano.
Una spietata missione di morte per regolare i conti con il rivale Mimmo Orlando. Quella sera la vettura sulla quale viaggiava l'uomo con la compagna venne investita da una pioggia di proiettili. Sotto la valangia di fuoco e piombo caddero Orlando e Carla Fornari, ma anche il piccolo Domenico. Alla furia omicida scamparono miracolosamente i fratellini del bimbo, che si accovacciarono sul sedile posteriore.
L'inchiesta nel giro di un anno ha consentito di individuare il presunto mandante del delitto, che è finito in carcere dove oggi è stato raggiunto dall'avviso di conclusione delle indagini.
Il provvedimento è stato notificato anche ad altri tre inquisiti. Due rispondono di favoreggiamento, mentre il terzo di concorso nel furto dell'opel Astra utilizzata dai sicari. Le indagini dei carabinieri vanno avanti per dare un volto ai sicari che quella maledetta sera seminarono la morte alle porte di Palagiano, senza avere pietà di un bimbo di soli due anni. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia