La Guardia di Finanza di Castellaneta, ieri mattina, ha posto sotto sequestro preventivo l’ex stabilimento Miroglio. Al Comune di Castellaneta, proprietario della struttura,...
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Il sequestro preventivo, quindi, si è reso necessario per verificare la natura e la quantità dei rifiuti ancora presenti nel piazzale dello stabilimento, contenuti in diverse decine di cassonetti, compresi i cassoni utilizzati per le potature, i rifiuti ingombranti e i RAEE. Al momento del sequestro, inoltre, sarebbe stata riscontrata la presenza di un operaio impegnato nello scarico di altro materiale.
L’ordinanza aveva assegnato all'associazione temporanea di imprese composta da “Erkav s.r.l” e “Area Sud Milano s.p.a” (titolare del servizio di igiene urbana nel comune) la gestione del centro comunale di raccolta temporaneo, ma dai loro vertici non è trapelata alcuna notizia, né in merito alla natura del sequestro, né all'utilizzo dell’area oltre le indicazioni dell’ordinanza. Sul sito del Comune di Castellaneta, infatti, non vi è traccia di proroghe del provvedimento, che tuttavia dovrebbero essere appannaggio di autorità superiori.
Per altro verso, allo scadere degli effetti dell’ordinanza le due società avrebbero dovuto ripristinare lo stato dei luoghi, o almeno qualcuno avrebbe dovuto contestargli questa necessità. Circostanza che non si sarebbe verificata, creando i presupposti affinché si consumasse il reato di discarica abusiva. La contestazione mossa dalla Guardia di Finanza, che è stata supportata solo logisticamente dai Carabinieri Forestali di Castellaneta, colpirebbe il Comune in generale, ma anche il sindaco Giovanni Gugliotti in particolare, insieme con due dirigenti comunali. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia