Giovanni Dilonardo, quarantenne di Martina Franca, ha perso la vita ieri pomeriggio, a causa di un incidente a bordo di una motocicletta, mentre percorreva - presumibilmente a...
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La frenata e lo schianto, intorno alle quattordici di uno dei pomeriggi più caldi dell'estate: forse la moto gli è finita addosso, forse un brutto urto, ma Giovanni non ce l'ha fatta, nonostante fosse ancora cosciente all'arrivo dei soccorsi. Si è spento poche ore dopo, e non c'è stato nulla da fare. Probabilmente a causa di una frenata improvvisa, o solo di una distrazione, ma in ogni caso Giovanni si è schiantato da solo.
Giovanni Dilonardo è la seconda vittima martinese della strada, in questo 2018. Il primo è stato Leonardo Bernardini, 24 anni, che con la sua auto è andato a finire contro un pullman della Sud Est parcheggiato ai bordi della 172. Era il 14 febbraio.
L'incidente di Giovanni Dilonardo fa inoltre tornare alla mente i fatti del 2009, quando in un frontale terribile perse la vita Grazia Scialpi, 29 anni, incinta all'ottavo mese, un incidente che colpì la comunità locale. Nel 2005, invece, sempre allo stesso punto, sempre nei pressi di quella curva in salita a destra lungo l'ex strada statale 581, furono tre i morti a causa di un incidente che coinvolse tre auto, tra le quali un veicolo dell'Aeronautica militare che a pochi metri ha una caserma. Morirono nell'incidente o a causa delle ferite riportate: Sonia Montanaro, 24 anni; Mario Serio, 24 anni e Fabrizio Rella, 26 anni, di Gravina, che era di stanza proprio in quella caserma. Dopo quei fatti l'allora amministrazione comunale di Martina Franca decise di installare un autovelox, che servisse più da deterrente. Poco tempo dopo, infatti, fu spento e tuttora non è in funzione.
Pochissimi giorni fa sono state pubblicate le statistiche di Aci e Istat relative alla sicurezza stradale. Secondo i dati raccolti sarebbero diminuiti gli incidenti ma sono aumentate le vittime. Secondo i dati raccolti in provincia di Taranto nel 2016 sarebbero stati ben trentadue gli incidenti mortali, con ben quarantuno vittime. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia