Ci sono stati anche momenti di tensione, con vivaci scambi di opinioni, tra i lavoratori di ArcelorMittal in presidio davanti allo stabilimento siderurgico di Taranto per lo...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
della multinazionale. Discussioni sulle iniziative da prendere, sul ruolo del sindacato e della politica.
Alcuni lavoratori hanno strappato bandiere dei sindacati accusando le sigle metalmeccaniche di aver «dimenticato» gli operai in cassa integrazione da mesi e quelli rimasti in capo all'Ilva in Amministrazione straordinaria che, in base al nuovo piano industriale presentato dalla multinazionale, non rientreranno
più in servizio. L'episodio è stato stigmatizzato da Fim, Fiom e Uilm. Dal ponte-cavalcavia nei pressi degli
uffici della direzione, alcuni operai hanno gridato «Tutti a casa, tutti a casa a 800 euro al mese».
Si chiedono garanzie sul piano occupazionale, ma c'è chi - come i sindacati di base - sollecitano la chiusura delle fonti inquinanti e un accordo di programma con il reimpiego degli operai in un progetto di
riconversione.
E intanto sulla proposta di piano industriale presentata da ArcelorMittal si è espresso il Governo. E' «inaccettabile», ha detto il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, a quanto si apprende da fonti presenti all'incontro in videoconferenza in corso con i sindacati, perché mette in dicussione i livelli occupazionali e il piano di investimenti allungando «a dismisura» i tempi. La necessità è «di tutelare l'occupazione», ha sottolineato Patuanelli. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia