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Tecnologie avanzate e di precisione per migliorare i percorsi di diagnosi e cura della sanità jonica. L’Asl di Taranto ha presentato ieri in un incontro al Padiglione Vinci le apparecchiature elettromedicali che andranno a sostituire quelle più vecchie nei centri ospedalieri di tutta la provincia.
I finanziamenti
Dei quasi 650 milioni di euro di finanziamenti del Pnrr destinati alla Regione Puglia per la sanità, l’Asl Taranto ne ha ottenuti 26: di questi, circa 15 milioni sono stati destinati all’acquisizione delle grandi macchine (l’altra parte delle risorse servirà per la digitalizzazione).
Le apparecchiature
Alcune apparecchiature sono già in funzione, mentre altre saranno installate e collaudate nelle prossime settimane nelle strutture del Santissima Annunziata e Moscati a Taranto, e di Grottaglie, Martina Franca, Castellaneta, Massafra e Manduria. Si tratta di otto tomografi computerizzati 128 strati per una spesa di 4,2 milioni di euro.
Arriveranno anche tre tomografi a risonanza magnetica, per 2,7 milioni di euro, (Santissima Annunziata, Moscati e Martina Franca). L’apparecchiatura è caratterizzata da una elevata qualità delle immagini e velocità di esecuzione degli esami.
Le macchine di ultima generazione attenuano gli artefatti dati dal movimento naturale dell’organismo umano limitando il rischio di dover ripetere una sequenza d’esame.
I 70 milioni di euro stanziati nel 2016 ma disponibili successivamente, sono stati impegnati per l’acquisizione e la messa in funzione di una tomoterapia, una Tac per applicazioni in radioterapia oncologica, una Tac 128 slice, due PET/TAC, un gamma camera SPECT, 4 ecografi, un sistema di diagnostica telecomandata, due acceleratori lineari ad alta energia, tre mammografi, una brachiterapia, un microscopio esoscopio 3D 4K per la neurochirurgia (Asl Taranto è la prima azienda sanitaria in Puglia a esserne dotata e tra le poche in Italia), tre colonne laparoscopiche 3D Full Hd per la sala operatoria e altrettante per endoscopia digestiva e il robot Da Vinci. I fondi Fesr, invece, prevedono 2 milioni di euro per apparecchiature e attrezzature per la prevenzione delle malattie cardiovascolari, malattie respiratorie, malattie gastrointestinali e per la prevenzione e sicurezza degli ambienti di lavoro. Ulteriori 1,3 milioni sono invece destinati al processo integrato di screening, diagnosi, trattamento e follow-up delle patologie corneali e delle malattie rare nei presidi territoriali.
Le dichiarazioni
«Le nuove tecnologie permettono di garantire diagnosi precise e buone cure ed è fondamentale rimanere al passo con i tempi, sostituendo macchinari obsoleti e aggiornandosi sulle nuove attrezzature disponibili. In questo modo possiamo così ridurre la mobilità passiva, quei viaggi della speranza che costano tempo, fatica e denaro alle famiglie», ha affermato il direttore generale Gregorio Colacicco, che si è soffermato infine anche sul rafforzamento della rete assistenziale territoriale. «Abbiamo progettato 17 case di comunità - ha aggiunto -, 5 ospedali di comunità, e poi ci sono le Centrali operative territoriali per circa 50 milioni di euro di investimenti». Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia