Il sindaco è rinchiuso in cella. La maggioranza non si ferma

Il sindaco è rinchiuso in cella. La maggioranza non si ferma
Il neo capitano della nave, per restare in tema marinaresco, Nicola Vitantonio Pomes, vicesindaco di Roccaforzata, intende traghettare con decisione il suo comune. Rompe...

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Il neo capitano della nave, per restare in tema marinaresco, Nicola Vitantonio Pomes, vicesindaco di Roccaforzata, intende traghettare con decisione il suo comune. Rompe finalmente il silenzio e chiarisce così, la posizione dell'attuale amministrazione, orfana del suo sindaco, ma pronta a proseguire il mandato.

Il comune di Roccaforzata, come è noto, è stato fortemente scosso dalla vicenda giudiziaria che ha travolto il primo cittadino Vincenzo Pastore. Il sindaco, che è anche presidente della cooperativa “Teoma”, è stato arrestato ed è attualmente detenuto in carcere per il suo presunto coinvolgimento in una brutta storia di tangenti che sarebbero volate intorno all’aggiudicazione di un appalto milionario della Marina Militare. Una vicenda giudiziaria clamorosa che ha portato dietro le sbarre il sindaco imprenditore e due ufficiali di Maricommi. Secondo gli inquirenti, infatti, i tre indagati si sarebbero accordati per pilotare una commessa da oltre undici milioni di euro verso la cooperativa di Pastore. Con l’impreditore che si sarebbe impegnato a pagare una maxi tangente da oltre 200.000 euro. Una brutta vicenda esplosa con gli arresti che hanno anche decapitato l’amministrazione comunale di Roccaforzata. Una bufera che potrebbe riservare ulteriori sviluppi, ma che nella cittadina ha provocato un vero e proprio terremoto amministrativo.
 
Ma Pomes, forse dopo un primo momento di smarrimento, appare oggi determinato.
«Chi vorrebbe strumentalmente sovvertire la sovranità popolare – chiarisce e la stoccata è rivolta a chi ha paventato la crisi amministrativa – farebbe meglio ad approfondire la normativa, prendendo atto che, nella fattispecie, non sussistono i presupposti per lo scioglimento di un consiglio legittimamente eletto dai nostri concittadini».
Dunque, il vicesindaco è chiaro nel precisare che non ci saranno passi indietro, rispetto al mandato elettorale. Ovviamente però, i fatti che hanno condotto in carcere il sindaco Pastore, meritano un chiarimento e Pomes spera la magistratura provveda a farlo.
Intanto però, il vicesindaco precisa. «In ogni caso, non riguardano e non riguarderenno l'amministrazione comunale e la sua maggioranza».

In altre parole e Pomes insiste nel sottolinearlo, «l'operato di questa amministrazione è e continuerà ad essere assolutamente limpido ed al servizio degli elettori che ci hanno votato e che sono la stragrande maggioranza di questo comune».
Il vicesindaco respinge in questo modo, le critiche rivolte alla maggioranza e punta il dito contro qualcuno che, a suo parere, sta cercando di cavalcare la situazione, per proprio tornaconto politico.
«Chi cerca di pescare inutilmente nel torbido di una momentanea difficoltà, è lontano dagli interessi oggettivi della nostro comunità e, come sempre, propone solo disfattismo e confusione».

Dopo l'udienza di convalida dell'arresto di Pastore, la decisione del prefetto Umberto Guidato è stata quella di sospendere il sindaco, trasferendo di fatto i suoi poteri nelle mani del vice, Pomes appunto. «Ho 65 anni – dice – e non sono mai entrato in un'aula di tribunale. La nostra amministrazione può guardare avanti, a testa alta». Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia