La Regione scende in campo contro le norme salva-Ilva. E in particolare nella battaglia sulla costituzionalità della immunità penale. Il tutto nel quadro più...
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Sulla scelta adottata dalla giunta regionale ieri è intervenuto anche l'assessore regionale allo sviluppo economico Mino Borraccino,
Il Gip del tribunale di Taranto che ha «sollevato la questione di legittimità costituzionale sui diversi provvedimenti emessi dai Governi per salvare l'Ilva - ha detto Borraccino - ha identificato la Regione Puglia quale persona offesa dal reato contestato. Per questo la giunta regionale, su proposta del Presidente Emiliano, ha conferito un incarico difensivo allo scopo di intervenire nel giudizio di legittimità costituzionale promosso dal giudice di Taranto. La Regione Puglia, in caso di formulazione di rinvio a giudizio a seguito dell'incidente di costituzionalità, potrebbe costituirsi parte civile per ottenere, ovviamente a beneficio della popolazione tarantina, il risarcimento dei danni cagionati dal reato. Il gip - ha concluso Borraccino - ha focalizzato l'attenzione in particolare su due aspetti della vicenda: lo spostamento costante della data di ultimazione dei lavori di risanamento e l'immunità concessa ai vertici della fabbrica (prima i commissari e ora i nuovi gestori di ArcelorMittal), in attesa del completamento dei lavori».
L'obiettivo della Regione è raggiungere la decarbonizzazione del sito di Taranto che, secondo Borraccino è «l'unica soluzione compatibile con salute e ambiente». Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia