Reati fiscali e sede fantasma: sequestro preventivo per 900mila euro a una società

Reati fiscali e sede fantasma: sequestro preventivo per 900mila euro a una società
Stamane i militari della Compagnia di Martina Franca della Guardia di Finanza, dopo una indagine nel corso della quale hanno accertato reati fiscali, hanno eseguito il sequestro...

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Stamane i militari della Compagnia di Martina Franca della Guardia di Finanza, dopo una indagine nel corso della quale hanno accertato reati fiscali, hanno eseguito il sequestro preventivo, funzionale alla confisca per equivalente, di beni e disponibilità finanziarie fino alla somma di circa 900mila euro.

Il provvedimento cautelare emesso dal Tribunale del capoluogo jonico, prende origine da una attività investigativa, delegata e coordinata  in ogni fase dalla Procura della Repubblica di Taranto, condotta nei confronti di una società, che opera nel settore del commercio all'ingrosso di macchinari, con formale residenza fiscale in un paese estero, la quale avrebbe radicato sul territorio italiano il centro direzionale della propria gestione amministrativa e di fatto generato un crocevia di scambi commerciali, configurando la fattispecie illecita della cosidetta «esterovestizione» societaria.

I reati contestati

 

Infatti, la società, nella propria sede formale all'estero, sarebbe di fatto risultata priva oltre che di organizzazione commerciale ed amministrativa, anche di automezzi idonei al trasporto delle merci. Inoltre, l'immobile, dichiarato come sede principale, era ubicato in una zona di chiara tipologia residenziale e quindi non aveva alcuna sembianza di opificio commerciale. Al termine della successiva attività di verifica fiscale eseguita nei confronti dell'impresa sono stati constatati ricavi non dichiarati per circa 6 milioni di euro e Iva evasa per 42mila euro. Al rappresentante legale della società «esterovestita», iscritto dal 2013 all'Aire, ma che ha mantenuto di fatto il suo centro di affari in Italia, è stata contestata l'omessa presentazione delle dichiarazioni dei redditi per gli anni dal 2017 al 2020, in considerazione della operatività di fatto della società nel territorio nazionale e quindi soggetta al regime tributario italiano. L'importo del sequestro sarebbe corrispondente all'ammontare complessivo delle imposte evase.

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Quotidiano Di Puglia