Europa Verde contro Renzi e Melucci per il patto su Taranto

Europa Verde contro Renzi e Melucci per il patto su Taranto
A Taranto, oltre che nei circoli del Partito democratico, c’è ora fermento anche nella base di Europa Verde che non ha accolto di buon grado la scelta del sindaco...

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A Taranto, oltre che nei circoli del Partito democratico, c’è ora fermento anche nella base di Europa Verde che non ha accolto di buon grado la scelta del sindaco Rinaldo Melucci di indossare la maglietta di Italia Viva offerta da Matteo Renzi, la memoria dei cui provvedimenti a favore dell’ex Ilva sono ancora freschi nella mente dei tarantini. 

Il documento

L’altra sera è stato necessario un incontro per fare il punto della situazione e partorire un documento giunto nelle redazioni giovedì sera dopo le 23. Il testo, dai toni durissimi verso il sindaco renziano, è stato firmato dal coordinamento esecutivo di Europa Verde Taranto e dal consigliere comunale Antonio Lenti. A mobilitare la base, come si desume dal comunicato, sono state le parole che Melucci ha pronunciato domenica scorsa davanti all’assemblea nazionale di Italia Viva. Il primo cittadino, facendo riferimento all’ascesa di Italia Viva al Comune di Taranto, aveva detto: «Abbiamo fatto diventare Italia Viva il primo gruppo consiliare di una città di 200 mila abitanti. Non una cosa piccola. Con le pressioni che potete immaginare avendo in coalizione Cinque Stelle, Europa Verde, tanti amici che, insomma, hanno ideologicamente l’idea che Matteo Renzi, Italia Viva, fossero pro Ilva e non pro Taranto, e quindi spiegare che dentro alla salvaguardia di una produzione riconvertita, riqualificata, esistesse la via di fuga per la sostenibilità di una intera comunità, è stato un impegno faticoso». 


Parole, pronunciate nella Capitale, ma che hanno prodotto contraccolpi immediati a Taranto. «Ricordiamo al sindaco di Taranto - si legge nella nota inviata da Europa Verde - che non può portare in dote, sul palco del congresso di Italia Viva, una intera città né tantomeno il partito dei Verdi». Ed ancora: «Noi non abbiamo "ideologicamente l'idea che Renzi sia pro-Ilva e contro Taranto", come ha riferito il sindaco all'assemblea di Italia Viva, ma ne abbiamo la certezza assoluta, dettata dall'esperienza passata sulla pelle dei cittadini, dei nostri iscritti, delle tante battaglie fatte durante il suo governo. Lui è l'autore dei decreti salva-Ilva che noi contrastavamo». 
Insomma, parole di fuoco che, però, non vengono portate poi alle conseguenze che, leggendo la prima parte del comunicato, sarebbe naturale attendersi.
Il coordinamento esecutivo di Europa Verde Taranto ed il consigliere comunale Antonio Lenti preferiscono, al momento, restare infatti nella maggioranza a guida Italia Viva, in attesa di verificare quanto accadrà. Insomma, tutto si fonda sulla speranza che niente del programma verrà cambiato. In realtà, tutto è già mutato da quando il consigliere di Italia Viva Massimiliano Stellato, con alcuni suoi consiglieri, tra gli artefici della caduta anticipata della precedente Amministrazione e tra gli organizzatori del tavolo alternativo, riconquistando Melucci, è passato dall’opposizione, dove i cittadini lo avevano mandato, in maggioranza e soprattutto nella cabina di comando di Palazzo di Città, vista la distribuzione delle forze in consiglio comunale. 


Intanto, nelle prossime ore dovrebbe svolgersi una nuova riunione della segreteria provinciale del Partito democratico, dove è ancora aperta la frattura tra la base e gli amministratori che starebbero cercando di silenziare il dissenso interno, uscito allo scoperto con il documento del circolo di Talsano, fortemente critico verso Melucci, non solo per l’ingresso in Italia Viva, ma anche per gli effetti negativi di un agire politico che sembra ormai distante dalla concretezza del governo del territorio. Il circolo ha convocato per le ore 18 di giovedì 14 un’assemblea pubblica in piazza Lo Jucco, alla quale sono stati invitati i segretari provinciale e cittadino. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia