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Omissione d'atti d'ufficio e atti persecutori, per ora solo ipotizzati. Una comunità educativa per minori non accompagnati, con sede a Francavilla Fontana, ha sporto - per il tramite della propria coordinatrice - denuncia-querela contro un dirigente del Comune della Città degli Imperiali. Non avrebbe - per la denunciante - saldato regolari fatture per un importo di 30mila euro e, per giunta, si sarebbe accanito contro la stessa comunità intensificando i controlli a suo carico: finora 17 in poco tempo e d'ora in poi è stato annunciato un controllo al mese. La comunità ospita minori, anche stranieri, che vivono al suo interno senza genitori o parenti. Ha a disposizione educatori che li seguono e si occupa della loro sussistenza, organizzando attività e pensando, per l'appunto, alla loro educazione. Si legge in denuncia che la situazione d'insolvenza andrebbe avanti dallo scorso mese di novembre - sette mesi - con il Comune o, meglio, il dirigente in questione che avrebbe rifiutato fatture (indicate come regolari dai denuncianti) per 30mila euro. La richiesta di pagamento si riferisce, per l'appunto, a servizi resi agli ospiti della comunità, servizi che - è sempre specificato in denuncia - godono di contributi pubblici erogati dagli enti locali dopo aver ricevuto da strutture governative i fondi stanziati dal Ministero dell'Interno. La comunità ha inviato via posta elettronica numerose fatture ricevendo come risposta un secco e immotivato messaggio di "fattura rifiutata".
Il contesto
Difficili si sarebbero rivelati anche i tentativi d'incontrare il responsabile dell'ufficio, che in un'occasione si sarebbe limitato a dire che nelle fatture era inserito anche un minore che non avrebbe dovuto essere calcolato perché avrebbe dovuto essere già trasferito.
Quotidiano Di Puglia