Ospedale di Manduria con pochi medici. La replica della Asl non placa la protesta

Ospedale di Manduria con pochi medici. La replica della Asl non placa la protesta
Il pronto soccorso senza medico è stata una novità, sicuramente non voluta e da nessuno gradita, per il già disastrato ospedale Marianna Giannuzzi di Manduria...

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Il pronto soccorso senza medico è stata una novità, sicuramente non voluta e da nessuno gradita, per il già disastrato ospedale Marianna Giannuzzi di Manduria alle prese, da almeno due anni, con una cronica e mai risolta carenza di personale sanitario. Quello che è accaduto l'altro ieri, però, ha meritato l'attenzione della segreteria territoriale della provincia di Taranto della Uil-Sanità: per più di un'ora, il servizio è stato affidato al personale infermieristico perché l'unico medico in servizio si era dovuto assentare per trasferire un paziente con codice rosso a Taranto.

Le polemiche

Aspre anche le critiche di alcuni ambienti della politica regionale che chiamano in causa i responsabili della sanità in Puglia. In una nota trasmessa ieri al direttore generale della Asl ionica, Gregorio Colacicco e al direttore sanitario Sante Minerba, il segretario generale Uil-Fpl, Emiliano Messina, stigmatizza fermamente sia l'accaduto del giorno prima sia uno precedente in cui, sempre per la mancanza di figure mediche, un paziente critico era stato trasportato in ambulanza al Santissima Annunziata con l'infermiere a bordo perché in pronto soccorso c'era un solo medico. «La grave carenza di dirigenti medici si racconta nella lettera del sindacato -, ha costretto gli infermieri, su disposizione del direttore medico del presidio ospedaliero, ad effettuare trasporti secondari di soggetti affetti da infarto del miocardio ed emorragia cerebrale senza la presenza del medico. Riservandoci - avverte la Uil -, di presentare un esposto alle autorità competenti per quanto accaduto in ordine alle disposizioni che hanno imposto il trasporto di pazienti critici senza la presenza del medico».


A questo grave disservizio del trasferimento senza la figura del medico si è poi aggiunto quello dell'altro ieri quando, per quasi un'ora e mezza, diciotto utenti in attesa di essere visitati, sono stati affidati al personale infermieristico. «Se quanto ci è stato segnalato corrisponde al vero scrive il segretario Messina - sarebbe gravissimo, pertanto chiediamo un immediato intervento del Management».

Il disservizio non ha lasciato indifferente la politica. È il caso del consigliere regionale di Forza Italia, Vito De Palma che si chiede «cosa avrà da dire oggi l'assessore alla Sanità della Puglia?». L'esponente di opposizione che era già intervenuto per altre criticità sulla sanità di questo versante orientale della provincia ionica, insiste sul tema. «Il problema vero dell'ospedale di Manduria è la gravissima carenza di medici e infermieri, una carenza che non ha riverberi solo sulla qualità del servizio - osserva De Palma -, ma anche sulle condizioni di assoluto stress a cui sono sottoposti i dipendenti, costretti a turni di lavoro massacranti per garantire le cure ai cittadini e sopperire alle falle della programmazione».


La replica della Asl

In una nota stampa diffusa ieri, la Asl di Taranto conferma l'assenza dell'unico medico in servizio impegnato nel trasferimento del paziente affetto da un'emorragia cerebrale, sostenendo che, nel frattempo, la continuità dell'assistenza medica è stata comunque garantita da professionisti provenienti da altri reparti. Attualmente i medici in servizio nel reparto filtro del Giannuzzi sono 4 appena sufficienti a garantire la presenza di uno per turno. Una soluzione-tampone era stata adottata nel mese di agosto con l'ingaggio di medici albanesi a contratto. Esperimento fallito per sopravvenuti problemi di natura burocratica legati alla non equiparazione dei titoli tra i due Paesi.
 

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Quotidiano Di Puglia