Operaio morto al porto di Taranto, momenti strazianti ai funerali: «Non ci sono parole»

Operaio morto al porto di Taranto, momenti strazianti ai funerali: «Non ci sono parole»
«Io ho sentito tante testimonianze su Massimo, era un bravo ragazzo, sapeva amare, era bravo, e questo ci serve. Queste parole ci dicono che lui è nelle mani di Dio....

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

«Io ho sentito tante testimonianze su Massimo, era un bravo ragazzo, sapeva amare, era bravo, e questo ci serve. Queste parole ci dicono che lui è nelle mani di Dio. In questi momenti non ci sono parole, ci può essere soltanto vicinanza».

Così don Pasquale Laporta nell'omelia per i funerali, celebrati nella chiesa Nostra Signora di Fatima della borgata di Talsano, di Massimo De Vita, il 45enne operaio morto martedì scorso a seguito di un incidente sul lavoro nell'area pubblica del quarto sporgente delo porto di Taranto.

L'incidente mortale

De Vita, in carico alla Compagnia portuale Neptunia, è stato schiacciato da un telaio in acciaio che si è ribaltato durante operazioni di movimentazione di pale eoliche danneggiate scaricate poco prima da una nave cargo. All'esterno della chiesa diverse corone di fiori degli amici e dei colleghi. Sulla bara, rose rosse e bianche.

Don Pasquale ha letto un messaggio, poi consegnato alla moglie e ai due figli di De Vita, inviato dall'arcivescovo Filippo Santoro, per il quale gli incidenti mortali sul lavoro rappresentano qualcosa di «inaccettabile per una società che si dica civile».

Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia