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Le scatole di Cialis e Viagra arrivavano in mezza Puglia dalla Bulgaria. Grazie al mercato nero, ma soprattutto ad una organizzazione con base proprio a Taranto.
Questa l'accusa per la quale il pm Antonio Natale ha chiesto di processare 38 persone.
Su sedici di loro aleggia anche la grave contestazione di associazione per delinquere, unitamente a quella di importazione e commercio illegale di farmaci guasti o imperfetti e di esercizio abusivo delle professioni di medico e di farmacista.
Le indagini
Si tratta di un settantenne di origini siciliane, ma da tempo residente a Taranto, e di una donna di nazionalità bulgara di trentotto anni, anche lei residente nel capoluogo jonico.
Secondo la ricostruzione fatta dagli inquirenti, i medicinali sarebbero stati acquistati di contrabbando all'estero, in particolare in Bulgaria, e sarebbero stati commercializzati attraverso una vasta rete di complicità. L'epicentro del business è stato individuato a Taranto, ma quelle confezioni di Viagra, Cialis e di altri medicinali sarebbero finite in mezza Puglia, in particolare in alcune cittadine della provincia di Bari. Alla fine sotto la lente di ingrandimento della procura jonica è finita la posizione di 38 persone. Per tutte il pm Antonio Natale ha chiesto il rinvio a giudizio. Ora gli imputati sono attesi dall'udienza preliminare che si terrà ad ottobre dinanzi al gup Fulvia Misserini.
Quotidiano Di Puglia