Medicina a Taranto: la prossima settimana la delibera con i fondi

La ex banca d'Italia e oggi sede di Medicina a Taranto
Potrebbe arrivare in settimana la delibera definitiva che sbloccherebbe la programmazione finanziaria necessaria a pianificare le assunzioni dei docenti per il corso di laurea di...

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Potrebbe arrivare in settimana la delibera definitiva che sbloccherebbe la programmazione finanziaria necessaria a pianificare le assunzioni dei docenti per il corso di laurea di Medicina a Taranto

Le risorse


Il fabbisogno complessivo, di competenza della Regione Puglia, ammonterebbe a circa 30 milioni di euro: questo passaggio consentirebbe di avviare i concorsi, dando finalmente una risposta concreta ai bisogni degli studenti che lamentano l’assenza di professori nelle materie principali del triennio nella sede di Taranto. Il Dipartimento Biomedico, così, sarebbe salvo.

Lo slittamento

L’incontro tra Regione, Dipartimento della Salute e la Scuola di Medicina di Bari per definire la delibera è quindi questione di giorni (si sarebbe dovuto tenere venerdì scorso): a quel punto, i fondi da destinare al corso di laurea di Medicina a Taranto, sarebbero più vicini. 
Dopo l’approvazione in giunta della convenzione tra Regione e UniBa per l’istituzione del Dipartimento Biomedico a Taranto, e dello stanziamento di tre milioni di euro che il consiglio regionale ha poi indirizzato verso l’attivazione dei bandi per le assunzioni dei docenti per le clinicizzazioni (in particolare di ortopedia, che è obbligatoria; oncologia; nefrologia), la delibera dovrebbe quindi risolvere quei problemi che da tempo gli studenti, e non solo, affrontano e denunciano.

L'intervento

Proprio sul tema delle clinicizzazioni, che si traducono per gli studenti del quarto anno in esperienza nei reparti, è intervenuto a Taranto il presidente della Scuola di Medicina Alessandro Dell’Erba, ospite del convegno organizzato dal Comitato per la qualità della vita guidato da Carmine Carlucci: «Per le clinicizzazioni abbiamo problemi enormi, perché l’ospedale San Cataldo è chiuso. Se non ci sono docenti gli studenti non possono fare esercitazione pratica, e i professori hanno bisogno di posti letto, perché senza non possono fare nulla. Hanno preso degli impegni e questi impegni devono essere sottoscritti, ma fino a questo momento ho trovato solo tre milioni in finanziaria».

Un altro passaggio affrontato dal presidente Dell’Erba ha riguardato la ristrutturazione della sede di Medicina, collocata nel palazzo ex Banca d’Italia in piazza Ebalia: «L’anno prossimo arriveranno altri 60 studenti? Non lo so, perché non so dove metterli. Non so - ha detto ancora - perché non sono stati appaltati i lavori della sede: l’ho detto un anno mezzo fa che si sarebbe presentato questo problema. L’università non si fa con gli slogan».

La politica

Anche il deputato Dario Iaia (FdI) ha commentato il grido d’allarme di Dell’Erba: «Abbiamo ascoltato con grande preoccupazione le parole di verità pronunciate dal prof. Alessandro Dell’Erba: ha lamentato il mancato mantenimento degli impegni da parte della Regione Puglia in merito al mancato appostamento delle risorse economiche necessarie per potenziare ed adeguare la scuola di Medicina di Taranto tanto da rischiare di chiudere», E infine, ha aggiunto: «È chiaro che questa evenienza sarebbe per Taranto e per i nostri ragazzi una vera e propria iattura. Per questo, è necessario l’impegno da parte di tutti per far sì che le risorse promesse e gli impegni assunti vengano mantenuti in maniera tempestiva per non tradire gli studenti che frequentano ed avranno voglia di frequentare la scuola di Medicina di Taranto ed i docenti che si sono sacrificati in questi anni. Rispetto a queste problematiche pratiche, tutte le altre paventate battaglie assumono un ruolo assolutamente secondario e di contorno. Oggi occorrono risorse, fare ed aggiudicare le gare ed i lavori e correre per realizzare le opere e potenziare il personale». 

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Quotidiano Di Puglia