Furti in appartamento: cresce l'allarme a Martina Franca. L'appello delle vittime

Furti negli appartamenti, allarme a Martina Franca. Due uomini vestiti di scuro, con cappucci calati in testa e il volto travisato o da mascherine o da sciarpe, camminano...

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Furti negli appartamenti, allarme a Martina Franca. Due uomini vestiti di scuro, con cappucci calati in testa e il volto travisato o da mascherine o da sciarpe, camminano all'interno di un vialetto di una villetta. Si accorgono velocemente della videocamera del sistema di sorveglianza che "disinnescano" puntandole contro il fascio di luce di una torcia. Il video che racconta di questo episodio è stato pubblicato sui social da parte della proprietaria di casa. Ad un certo punto si sentono, distintamente, un paio di battute scambiate in un dialetto locale, ma non martinese. Il video, pubblicato il 25 novembre scorso, è accompagnato da questo commento: «Di esseri inutili al mondo ne esistono tanti... come quelli che decidono di mettere fine alle vite altrui ,come quelli che solo per avere maggiore potere sono disposti a sterminare interi paesi... e come questi due qui esseri che ieri sera si sono introdotti in casa nostra distruggendo tutto quello che abbiamo costruito in questi anni portandosi via ricordi, sacrifici e tanto altro, rovistando nelle nostre cose, violando la nostra privacy! Mi fate pena!» e quindi l'invito a condividere.

Allarme sicurezza

Nel frattempo nelle contrade i cittadini provano ad organizzarsi per supplire ad alcune presunte carenze di sicurezza. Da contrada Delfino, troppo spesso attenzionata dai ladri, i residenti annunciano che si attiveranno con ronde e maggiore presenza di controlli degli stessi: «Metteremo più illuminazione privata nelle nostre case e altri impianti di videosorveglianza. Nel gruppo whatsapp, in cui siamo oltre settanta, ci scambiamo segnalazioni e informazioni. Siamo disponibili ad aiutarci l'un l'altro a qualsiasi ora, anche di notte. Basta una segnalazione e in pochi minuti siamo operativi. Siamo spaventati, ma anche spazientiti, perché sentiamo le istituzioni troppo lontane».

La denuncia

Sono gli stessi residenti che a giugno 2022 denunciarono l'incremento dei furti. Un controllo del territorio da parte dei cittadini è possibile, ma le ronde autoorganizzate possono diventare più pericolose che non i furti stessi, in quanto si rischia di scambiare qualcuno che si è perso, o una coppietta appartata, per pericolosi malintenzionati. E senza il giusto addestramento, che fare in caso si incontrino i banditi faccia a faccia? Per scongiurare queste brutte conseguenze il vicequestore Pierfranco Amati propose di attivare un protocollo chiamato «Controllo di vicinato», previsto dalla legge, che permetterebbe ai quartieri e alle contrade di avere un filo diretto con le forze dell'ordine, responsabilizzando i cittadini ma all'interno di un quadro legale. Il protocollo dovrebbe però essere avviato dal Comune, che al momento però non sembra essersi mosso in quella direzione. Ad agosto scorso, comunque, a seguito di una ondata di furti, alcuni addirittura preceduti da sopralluoghi con droni, il sindaco Palmisano aveva scritto al Prefetto di Taranto, chiedendo un incremento delle risorse per il controllo del territorio cittadino, tra i più grandi d'Italia, coperto di notte solo da un paio di pattuglie di Polizia e Carabinieri, come in più occasioni denunciato dagli stessi amministratori.

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Quotidiano Di Puglia