Sono ore di attesa al MarTa, Museo Archeologico Nazionale di Taranto. Un ritorno alla direzione di Eva Degl’Innocenti, sospesa dopo la sentenza del Tar Lazio, è...
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Hanno espresso la più sentita solidarietà alla direttrice cinque esperti. In particolare, hanno esternato il loro timore su ritardi e rallentamenti nella gestione museale, dopo il provvedimento riguardante di fatto 5 musei ad autonomia speciale in Italia: Silvia De Vitis e Danilo Leone, nel Cda, Consiglio di amministrazione, entrambi di designazioni e nomina esclusivamente ministeriali; Grazia Semeraro, Gert Jan Burgers e Vito Labarile, nel Comitato Scientifico, di nomina ministeriale, solo su designazione di consiglio superiore dei beni culturali e Regione, perché toccherà alla futura amministrazione comunale indicare un quarto componente. «Astenendosi dall’entrare nel merito delle argomentazioni giuridiche che hanno portato ad un tale esito, i sottoscritti intendono manifestare la propria preoccupazione per la situazione di instabilità creatasi nella governance del Museo di Taranto, in un momento segnato dalla necessità di portare a compimento la programmazione scientifico-culturale da poco varata e di far fronte a numerose scadenze amministrative. Pur operando in una situazione fortemente contrassegnata da numerose criticità - rimarcano - la direttrice Degl’Innocenti è riuscita, finora, a conseguire risultati di grande rilevanza per la promozione del Marta di Taranto, dando piena attuazione alle istanze di rilancio insite nella scelta ministeriale di inserirlo tra i venti grandi musei nazionali dotati di autonomia. Nel contesto specifico della città di Taranto, è di particolare importanza l’operazione di coinvolgimento della comunità cittadina promossa dalla dottoressa Degl’Innocenti, attraverso l’impegno profuso nelle numerose iniziative volte a rafforzare il legame fra la città e la sua più importante istituzione culturale».
I cittadini hanno lanciato una petizione su firmiamo.it, con le prime 45 firme.
Quotidiano Di Puglia