Manduria, bomba d'acqua e vento fortissimo: abbattuto un muro di cinta. Confagricoltura: «Ricognizione dei danni nei vigneti»

I temporali erano attesi ieri, ma le precipitazioni in alcuni casi hanno assunto aspetti più preoccupanti. Una bomba d’acqua con fortissimo vento simile ad una tromba...

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I temporali erano attesi ieri, ma le precipitazioni in alcuni casi hanno assunto aspetti più preoccupanti. Una bomba d’acqua con fortissimo vento simile ad una tromba d’aria e grandine si è infatti abbattuta a Manduria e nel circondario provocando danni alle strutture di alcune attività commerciali. In vai Abramo Fontana la furia del vento ha abbattuto un muro di tufi non provocando vittime. Danni anche agli alberi del viale della stazione ferroviaria dove sono caduti grossi rami fortunatamente senza colpire auto in transito. Molti gli ombrelloni, tende, sedie e fioriere dei dehors sono volati via, alcuni danneggiati irrimediabilmente.

L'allarme

Ma soprattutto si teme ora per il prossimo raccolto del Primitivo che potrebbe aver subito danni dalla grandine. Gli agricoltori stanno facendo il giro dei campi per fare una verifica del possibile danno. Come è noto proprio in questi giorni sta partendo la vendemmia con un raccolto che si prevede di buona qualità e anche quantità. La speranza è che il maltempo non abbia lasciato dietro di sé la devastazione nei vigneti.

 

La richiesta di Confagricoltura

 

Le zone più colpite dalla grandine sono quelle di Grottaglie, Castellaneta e Manduria. Mentre la pioggia è caduta con intensità diversa su quasi tutto il territorio provinciale. Per Luca Lazzàro, presidente di Confagricoltura Taranto «serve un’immediata ricognizione dei danni. Siamo in una fase molto delicata, a ridosso della vendemmia e anche le olive sono esposte. Gli agricoltori pugliesi contano molto su questa raccolta per far quadrare i bilanci in sofferenza dopo un anno e mezzo di crisi economica covid».

L'agricoltura è il primo settore economico a subire le conseguenze del clima. Senza dimenticare il rischio alluvioni che porta il territorio a passare da un eccesso all’altro: da zero pioggia a fenomeni violenti, con l’acqua che scorre sui terreni aridi e non viene assorbita causando, peraltro, forte erosione del suolo fertile.

L’area tarantina e, più in generale, pugliese vengono da un’estate con temperature da record, caratterizzata da una forte siccità. «Purtroppo – conclude Lazzàro - tocca ricordare che l’assenza di adeguati ricavi sulla vendita delle produzioni agricole non permette agli imprenditori di stipulare con le assicurazioni delle polizze per la copertura economica dei danni. Questo fa sì che una grandinata come quella di oggi pomeriggio, se non indennizzata, possa anche distruggere o minare fortemente un anno di lavoro e di investimenti».  

 

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Quotidiano Di Puglia