Maltempo, danni all'agricoltura: campagne trasformate in paludi e inaccessibili. Ipotesi stato di calamità

Gli interventi tempestivi, per bloccare problematiche di ordine fitosanitario e agronomico, con i terreni in questo stato non possono essere effettuati

Troppa acqua in poco tempo. Gli agricoltori, dopo aver affrontato la siccità della scorsa annata, in questi giorni stanno affrontando un problema ancor più serio....

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Troppa acqua in poco tempo. Gli agricoltori, dopo aver affrontato la siccità della scorsa annata, in questi giorni stanno affrontando un problema ancor più serio. Nelle campagne si affonda come in una palude. La pioggia continua a non dare tregua e, allo stato attuale, è impossibile fare stime sui danni. 

Problemi e criticità in particolare a Grottaglie, in provincia di Taranto, terra dell'uva da tavola dove gli agricoltori stanno subendo gravi danni.

L'appello del sindaco

Gli interventi tempestivi, per bloccare problematiche di ordine fitosanitario e agronomico, con i terreni in questo stato non possono essere effettuati. Le previsioni meteo sino a venerdì non incoraggiano all’ottimismo. Una situazione complicata e generalizzata.

A Grottaglie, in provincia di Taranto, il sindaco Ciro D'Alò ha annunciato: «Stiamo valutando con gli uffici se ci sono le condizioni per poter attivare la procedura di riconoscimento dello stato di calamità naturale e nel pomeriggio incontrerò l’assessore regionale all’agricoltura affinché si valutino azioni coordinate per non vanificare un anno di duro e intenso lavoro».

Problemi anche nel Foggiano

«Queste nuove piogge, abbondanti e persistenti, in alcuni casi miste a grandine, sono il colpo di grazia per l'agricoltura di tutta la Capitanata. I danni sono davvero ingenti. La situazione, su decine di campi, è semplicemente drammatica, con raccolti marciti e andati completamente in malora». Lo afferma in una nota Angelo Miano, presidente provinciale di Cia Agricoltori Italiani di Capitanata.

«I campi di orzo - aggiunge Miano - sono diventati delle risaie. Le spighe, schiacciate dal peso dell'acqua, sono cadute o quasi atterrate. Impossibile trebbiarle». Stesso discorso, si legge nella nota, vale per l'avena, ma anche i campi di grano «sono completamente allettati» e «le cipolle stanno marcendo nel terreno». «Il pomodoro è già fiorito», ma il passaggio da fiore a frutto è impedito dalle condizioni climatiche, spiega Milano. «E poi ci sono i vigneti - conclude il presidente provinciale - sia l'uva da tavola che quella da vino sono state aggredite dalla peronospora, mandando all'aria il futuro raccolto». «La situazione è grave», spiega Gennaro Sicolo, presidente di Cia Puglia e vicepresidente nazionale di Cia Agricoltori Italiani. «La giornata di oggi è particolarmente difficile in Capitanata, ma le condizioni determinate dall'eccezionale piovosità dell'ultima parte di maggio e di tutta la prima quindicina di giugno hanno già causato danni in tutta la regione, in particolar modo, oltre alla provincia di Foggia, le più colpite sono la Bat, tutto il Barese, la parte occidentale del Tarantino, la provincia di Brindisi e Lecce con tutto il Salento. Il denominatore comune è la peronospora sui vigneti di almeno i tre quarti della Puglia. I danni sono incalcolabili».

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Quotidiano Di Puglia