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Sarebbero stati ben tre gli accessi al pronto soccorso di Martina Franca, prima del quarto e ultimo durante il quale una 32enne neomamma di Crispiano si sarebbe accasciata proprio all'interno della struttura dove si era recata lamentando un persistente mal di testa. Quindi, l'immediato trasporto al SS. Annunziata di Taranto e l'intervento chirurgico.
La denuncia di Perrini
«Ora - racconta il consigliere regionale di FdI e vicepresidente della commissione sanità Renato Perrini che ha denunciato l'episodio - la donna sta meglio ma ritengo che questa vicenda debba essere approfondita, senza giungere ad alcuna conclusione affrettata. Verificheremo e come sempre, terremo alta l'attenzione sui temi sanitari che rivestono grande importanza nella vita delle persone». La donna che, circa dieci giorni prima, aveva dato alla luce una bambina nello stesso ospedale aveva accusato un certo malessere da diversi giorni, tanto da essersi rivolta al nosocomio martinese per accertamenti. «Ogni volta però - prosegue Perrini e sono tre le volte, la neomamma è stata rimandata a casa.
La rimodulazione
D'altra parte, nei giorni scorsi, una rimodulazione emergenziale del percorso 118 era stata comunicata dall'Asl di Taranto al fine di organizzare al meglio l'impennata delle richieste di soccorso ed evitare il blocco, durato alcune ore in una calda giornata di fine luglio, delle ambulanze sulle rampe dei Pronto Soccorso degli ospedali Santissima Annunziata di Taranto e Valle D'Itria di Martina Franca. Quindi la decisione di indirizzare i codici non urgenti verso la postazione fissa medicalizzata Moscati e la riattivazione in provincia di ulteriori aree di degenza ospedaliera.
«Bisogna darsi da fare - insiste Perrini - per potenziare le strutture ospedaliere al massimo. La giovane donna di Crispiano è stata operata e le sue condizioni di salute sono buone. Abbiamo ottimi medici ma, come ho già detto una settimana fa, gli ospedali di Martina e di Manduria sono al collasso per sovraccarico di lavoro. A settembre ho chiesto un'audizione urgente proprio per discutere della riapertura del pronto soccorso del Moscati che potrebbe, anche in attesa del nuovo ospedale San Cataldo, rappresentare una soluzione». Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia