Lo Stato italiano è formalmente sotto processo di fronte alla Corte europea dei diritti umani di Strasburgo, con l'accusa di non aver protetto la vita e la salute dei...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Nel ricorso sostengono che «lo Stato non ha adottato tutte le misure necessarie a proteggere l'ambiente e la loro salute, in particolare alla luce dei risultati del rapporto redatto nel quadro della procedura di sequestro conservativo e dei rapporti Sentieri».
I ricorrenti contestano inoltre al governo il fatto di aver autorizzato la continuazione delle attività del polo siderurgico attraverso i cosiddetti decreti “salva Ilva”. Nel ricorso i ricorrenti affermano che lo Stato cosi facendo ha violato il loro diritto alla vita, al rispetto della vita privata e familiare e che in
Italia non possono beneficiare di alcun rimedio effettivo per vedersi riconoscere queste violazioni.
Fonti della Corte specificano che la decisione di comunicare i ricorsi al governo significa che le prove presentate dai ricorrenti contro l'operato dello Stato sono molto forti visto che solo l'anno scorso i giudici di Strasburgo hanno dichiarato inammissibile il ricorso di una donna che sosteneva l'esistenza di un nesso fra la sua malattia e le emissioni dell'Ilva. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia