Una riunione fiume dalle 10 e 30 del mattino fino a tardi pomeriggio. A Roma, si è tenuto ieri l'incontro calendarizzato dall'Osservatorio permanente per il...
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In particolare sono stati esaminati i cronoprogrammi aggiornati, contenenti stato d'avanzamento delle attività e tempistiche effettive di avvio dei cantieri, per la realizzazione di diverse prescrizioni contenute nel piano ambientale. Nello specifico, i focus hanno riguardato interventi di copertura dei parchi minori, interventi sulle batterie di cokefazione, di confinamento con barriera frangivento su area gestione rottami ferrosi, di gestione acque meteoriche e sugli impianti di trattamento area Cok e area Afo. Come sempre accade in questa tipologia di incontri, per gli esiti dettagliati e per il verbale ufficiale occorrerà attendere la pubblicazione sul sito del ministero dell'Ambiente. L'attesa maggiore, al di là di questi punti molto tecnici, riguarda l'illustrazione da parte di Ispra degli esiti delle attività ispettive effettuate nel mese di dicembre 2018 e nel mese di marzo 2019, con particolare riferimento alla certificazione del completamento degli interventi al 31 dicembre 2018 e ai sopralluoghi specifici chiesti con nota del 5 febbraio scorso. Proprio su questi punti in particolare, Legambiente Taranto tramite la sua presidente Lunetta Franco ha insistito affinché ci sia più chiarezza, trasparenza e semplicità nel comunicare.
L'associazione ha chiesto al Governo che si proceda rapidamente ad istituire e mettere a disposizione di tutti i cittadini un portale in cui vengano indicati, prescrizione per prescrizione, in maniera chiara e di facile lettura, gli interventi previsti, le scadenze (correlate da avvisi che ne segnalino l'approssimarsi), le date delle visite ispettive previste, i risultati e le eventuali prescrizioni collegate alle ispezioni, tutti i dati dei monitoraggi in corso, aggiornati a scadenze prestabilite e messi in relazione sia con la quantità di acciaio prodotta che con i dati dei monitoraggi riferiti ai periodi precedenti, con i limiti previsti dalla normativa e con quelli ritenuti accettabili dall'Oms, l'Organizzazione Mondiale della Sanità. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia