Acciaio e ambiente, rimpallo con Roma sulla qualità dell'aria

L'ex Ilva
L'ex Ilva
di Alessio PIGNATELLI
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Venerdì 29 Marzo 2019, 08:11
Una riunione fiume dalle 10 e 30 del mattino fino a tardi pomeriggio. A Roma, si è tenuto ieri l'incontro calendarizzato dall'Osservatorio permanente per il monitoraggio dell'attuazione del Piano ambientale nell'alveo del Dpcm del 29 settembre 2017 per lo stabilimento Taranto ArcelorMittal. Al summit, presieduto dal direttore generale Giuseppe Lo Presti, hanno partecipato gli enti istituzionali, Ispra, Am Italia e struttura commissariale. L'ordine del giorno era molto corposo e tecnico. La giornata si è divisa in due parti: la prima è stata dedicata alla conclusione attività Osservatorio per l'anno 2018 mentre successivamente è stato presentato lo stato dell'arte sui cantieri che l'azienda ha in piedi per l'anno corrente. È stata esaminata la documentazione pervenuta da ArcelorMittal - in esito alla precedente riunione del 20 novembre 2018 - e, in particolare, è stato realizzato un approfondimento documentale sui cantieri che devono essere aperti o conclusi entro il 31 dicembre 2019.
In particolare sono stati esaminati i cronoprogrammi aggiornati, contenenti stato d'avanzamento delle attività e tempistiche effettive di avvio dei cantieri, per la realizzazione di diverse prescrizioni contenute nel piano ambientale. Nello specifico, i focus hanno riguardato interventi di copertura dei parchi minori, interventi sulle batterie di cokefazione, di confinamento con barriera frangivento su area gestione rottami ferrosi, di gestione acque meteoriche e sugli impianti di trattamento area Cok e area Afo. Come sempre accade in questa tipologia di incontri, per gli esiti dettagliati e per il verbale ufficiale occorrerà attendere la pubblicazione sul sito del ministero dell'Ambiente. L'attesa maggiore, al di là di questi punti molto tecnici, riguarda l'illustrazione da parte di Ispra degli esiti delle attività ispettive effettuate nel mese di dicembre 2018 e nel mese di marzo 2019, con particolare riferimento alla certificazione del completamento degli interventi al 31 dicembre 2018 e ai sopralluoghi specifici chiesti con nota del 5 febbraio scorso. Proprio su questi punti in particolare, Legambiente Taranto tramite la sua presidente Lunetta Franco ha insistito affinché ci sia più chiarezza, trasparenza e semplicità nel comunicare.
L'associazione ha chiesto al Governo che si proceda rapidamente ad istituire e mettere a disposizione di tutti i cittadini un portale in cui vengano indicati, prescrizione per prescrizione, in maniera chiara e di facile lettura, gli interventi previsti, le scadenze (correlate da avvisi che ne segnalino l'approssimarsi), le date delle visite ispettive previste, i risultati e le eventuali prescrizioni collegate alle ispezioni, tutti i dati dei monitoraggi in corso, aggiornati a scadenze prestabilite e messi in relazione sia con la quantità di acciaio prodotta che con i dati dei monitoraggi riferiti ai periodi precedenti, con i limiti previsti dalla normativa e con quelli ritenuti accettabili dall'Oms, l'Organizzazione Mondiale della Sanità.
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