Beni intestati a società straniera per evitare i controlli, sotto chiave un ristorante e un appartamento

Beni intestati a società straniera per evitare i controlli, sotto chiave un ristorante e un appartamento
Sotto sequestro un ristorante e un appartamento per un valore di ben 835.000 euro. I sigilli sono scattati al termine di un'operazione messa a segno dai militari della...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Sotto sequestro un ristorante e un appartamento per un valore di ben 835.000 euro. I sigilli sono scattati al termine di un'operazione messa a segno dai militari della compagnia della Guardia di Finanza di Manduria in esecuzione di un decreto di confisca  spiccato dal giudice Pompeo Carriere all'indomani di un verdetto di condanna a carico di quattro persone.

L'INTRIGO

I beni confiscati sono di proprietà di una società con sede legale a Sofia in Bulgaria, ma con domicilio fiscale a Manduria in provincia di Taranto e amministrata da un soggetto di nazionalità bulgara ma residente a Roma. Una specie di intrigo internazionale sul quale hanno indagato i finanzieri.  Il provvedimento cautelare definitivo, che fa seguito al precedente sequestro preventivo, è connesso ad una sentenza di condanna, emessa proprio dal gup del Tribunale di Taranto Pompeo Carriere nei confronti di 4 persone, tra le quali due pregiudicati, tutte inquadrate in una attività di verifica da parte della Finanza nel 2019. Per loro, già all'epoca, scattarono le contestazioni di “trasferimento fraudolento di valori” e “dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti”.

LA VERIFICA

Tre anni fa i finanzieri eseguirono due controlli fiscali nei confronti della società straniera e di un'altra impresa di Manduria, attiva  nel settore delle costruzioni edili. Gli accertamenti patrimoniali evidenziarono le sproporzioni reddituali degli indagati e consentirono di acclarare come, attraverso un sistema di false fatturazioni, la proprietà degli immobili confiscati oggi era stata fittiziamente trasferita in Bulgaria, proprio per sottrarli a misure di prevenzione patrimoniali.

Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia