E' crollato «un piano di calpestio in zona agglomerazione» e all'ex Ilva si sfiora un'altra tragedia. Lo denuncia il sindacato Usb che parla, appunto, di...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«Al cedimento della lamiera - rileva l'Usb - ha contribuito la mancanza di pulizia periodica e si è sfiorata la tragedia perché in questi giorni in quest'area erano iniziate le attività di una ditta esterna dopo tre mesi di assenza totale di pulizia dell'area. In questi impianti vetusti - dichiara il coordinatore provinciale Taranto dell'Usb, Francesco Rizzo - c'è la necessità di far operare una ditta per 24 ore al giorno. Mancano, inoltre, le opere di manutenzione ordinaria. E' questo il contesto, dove non esiste sicurezza per gli operai, creato da ArcelorMittal che mentre mette in cassa integrazione gli operai ex Ilva, crea anche le condizioni affinché gli operai dell'indotto siano licenziati. Questi sono i risultati». Per l'Usb, la zona in questione «doveva essere interessata da opere di manutenzione e pulizia che non sono avvenute proprio per il taglio della forza lavoro sulle ditte in appalto». Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia