Ex Ilva, il presidente Bernabè: «Lo stabilimento morto sarebbe una bomba ecologica»

Ex Ilva, il presidente Bernabè: «Lo stabilimento morto sarebbe una bomba ecologica»
Lo stabilimento ex Ilva di Taranto «deve rimanere in vita, deve rimanere uno stabilimento che produce acciaio in maniera compatibile» dal punto di vista ambientale, ma...

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Lo stabilimento ex Ilva di Taranto «deve rimanere in vita, deve rimanere uno stabilimento che produce acciaio in maniera compatibile» dal punto di vista ambientale, ma «deve rimanere in vita perché uno stabilimento morto di quel tipo diventa una bomba ecologica». Lo ha detto il presidente del Cda di Acciaierie d'Italia Spa, Franco Bernabè, durante le audizioni in commissioni Bilancio e Industria del Consiglio regionale pugliese. «Lavoriamo tutti quanti concordemente per sviluppare questo stabilimento, se viene abbandonato il problema non è più risolvibile», ha aggiunto.

Il progetto di transizione

«Il progetto di realizzazione di transizione industriale» dell'ex Ilva di Taranto «è il più ambizioso tra quelli che si stanno realizzando in Italia, un progetto lungo e complesso e che richiede 5,5 miliardi di investimenti. Un progetto che prevede realizzazione di altri impianti e che ha l'ambizione di rilanciare il polo dell'acciaio e di farlo in condizioni di grande innovazione, rilanciando anche la filiera tecnico-scientifica».

Così ha proseguito il presidente del Cda di Acciaierie d'Italia Spa, Franco Bernabè, durante le audizioni in commissioni Bilancio e Industria del Consiglio regionale pugliese. «Entro maggio del 2023 verranno completati tutti gli investimenti di protezione ambientale» dell'ex Ilva di Taranto. Lo ha detto il presidente del Cda di Acciaierie d'Italia Spa, Franco Bernabè, durante le audizioni in commissioni Bilancio e Industria del Consiglio regionale pugliese. Bernabè ha elencato le opere già realizzate e in fase di conclusione, dalla «copertura del parco minerale e fossile, il più grande in Europa», passando per la «copertura del parco degli agglomerati» e delle «barriere frangivento». «Sono stati spesi da Acciaierie d'Italia 700 milioni di euro» per la protezione ambientale, complessivamente gli investimenti «sfiorano 1,2 miliardi».

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Quotidiano Di Puglia