«Vendere l’Ilva per mere ragioni di prezzo» ad una società che praticamente raggiungerebbe così «la quota massima del 40% prevista...
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Per Emiliano: «La scelta del Ministro Calenda e di tutto il governo deve prescindere dunque dal mero elemento del prezzo o quantomeno richiedere, se il progetto migliore non fosse anche quello con l’offerta in danaro migliore, all’offerente migliore per il progetto se abbia o meno l’intenzione di integrare il prezzo allo stesso livello dell’altra cordata». «La decisione - conclude - ha dunque carattere anche politico e deve essere effettuata con saggezza e lungimiranza».
Gli risponde a distanza il ministro del Mezzogiorno, Claudio De Vincenti. «La possibilità di un processo di decarbonizzazione dell’Ilva di Taranto come proposto dal governatore pugliese, Michele Emiliano, non è esclusa anche se la cordata ArcelorMittel-Marcegaglia dovesse aggiudicarsi l’acquisto del siderurgico», ha detto il ministro per il Mezzogiorno proprio da Bari, a margine di un incontro sullo stato di avanzamento del Patto per la città metropolitana. Con questa aggiudicazione la decarbonizzazione sarebbe archiviata?. «No - ha risposto De Vincenti - perché anche nella offerta che viene proposta come aggiudicataria dai commissari, è prevista la valutazione dell’utilizzo della tecnologia Dri (preridotto), e quindi sarà portata avanti questa valutazione e si vedrà». «Esattamente - ha concluso - come si era già definito a suo tempo». Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia