Elezioni 2023, a Castellaneta Di Pippa (54,87%) è confermato sindaco. Niente “anatra zoppa”: 10 seggi a 5

Per il candidato del centrosinistra seconda vittoria in meno di un anno

Elezioni 2023, Castellaneta al voto: la sfida per il sindaco è tra Arrè e Di Pippa
Attesissima era, senza dubbio, la sfida a Castellaneta in cui si confrontavano due aspiranti sindaco, Francesca Arrè (poco più del 45%) per il centrodestra e Gianni...

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Attesissima era, senza dubbio, la sfida a Castellaneta in cui si confrontavano due aspiranti sindaco, Francesca Arrè (poco più del 45%) per il centrodestra e Gianni Di Pippa (54,87%) per il centrosinistra: quest'ultimo, quindi, è confermato sindaco. Niente “anatra zoppa”, sventato il pericolo che ha determinato la caduta della precedente giunta: 10 seggi per la coalizione del sindaco Di Pippa, 5 per la Arrè.

Gianni Di Pippa, centrosinistra, ha prevalso dunque su Francesca Arrè, centrodestra. Di Pippa, 36 anni, è così il nuovo (vecchio) sindaco di Castellaneta. Erano le ore 19 quando è saltato il tappo dell’entusiasmo e delle bottiglie di spumante.

Il trend

Il trend delle preferenze per Di Pippa è stato un crescendo ed ha ricalcato quello del ballottaggio della scorsa estate. In quell’occasione, l’esponente del centrosinistra raccolse il 52,05 in luogo di 4924 voti; l’avversario di centrodestra, Alfredino Cellamare, si fermò al 47,95% (4536 voti). Ci fu un ribaltamento delle percentuali giacché al primo turno Di Pippa aveva conquistato 3576 voti (36,14%), mentre Cellamare 4938 (49,91%). Una manciata di preferenze non gli fecero superare il 50% facendo colpo pieno insieme alle liste che avevano già conquistato poco più del 56%. 
Stavolta, essendo solo due i candidati sindaci, non c’è stato ballottaggio e il centrosinistra, con le sue cinque liste (80 candidati al Consiglio comunale) ha vinto la sfida contro l’armata del centrodestra: nove liste e 144 candidati. Un campo largo che non è riuscito a calamitare voti sufficienti per la vittoria. E fin qui non vi piove, se è vero, come è vero, che gli elettori recatisi alle urne (10618) sono da ritenere i veri protagonisti della tornata elettorale conclusasi. Evidentemente, al centrodestra non ha portato benissimo far calare in città diversi ministri (Sangiuliano, Fitto, Lollobrigida, Zangrillo) e molteplici parlamentari. I cittadini hanno preferito l’asse Castellaneta-Bari. Difatti, al centrosinistra è stato sufficiente il comizio del Presidente della Puglia, Michele Emiliano, per “sistemare” gli avversari.

Solo nella giornata di martedì, si spera, si avrà idea anche degli eletti consiglieri comunali.


Sullo sfondo, la situazione finanziaria del Comune che è seria e molto critica. Ed è indubbio che va necessariamente affrontata con serenità. È necessario che, superata la fase dello scontro, tutte le forze politiche si confrontino per trovare in modo condiviso gli strumenti per farvi fronte e rilanciare con forza crescita e sviluppo delle potenzialità del territorio. Per risalire, si deve cominciare a ricostruire in tutti i campi il senso operoso di fraterna solidarietà umana per cui ciascuno sente rispecchiata nella sua libertà e nella sua dignità la libertà e la dignità di tutti gli altri.  Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia