A Taranto si balla sotto la pioggia. Varoufakis: «No alla scelta salute-lavoro»

A Taranto si balla sotto la pioggia. Varoufakis: «No alla scelta salute-lavoro»
TARANTO - Sotto una pioggia battente, e alla presenza di diverse migliaia di persone, è partita ieri nel pomeriggio nel Parco archeologico delle Mura greche di Taranto la...

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TARANTO - Sotto una pioggia battente, e alla presenza di diverse migliaia di persone, è partita ieri nel pomeriggio nel Parco archeologico delle Mura greche di Taranto la quarta edizione del concertone del Primo maggio organizzato dal "Comitato cittadini e lavoratori liberi e pensanti", totalmente autofinanziato.


Nonostante la pioggia caduta incessante sin dalla mattinata e il terreno fangoso, in tanti hanno continuato ad affluire per partecipare all'evento nel quale la musica è il pretesto per dare voce a chi lotta contro i soprusi e la violazione dei diritti e difende il futuro dei propri figli. Sul palco ai brani degli artisti si sono alternati i racconti di chi - è stato ricordato - «non accetta prevaricazioni e si impegna per la tutela dell'ambiente, della vita e della bellezza».

La direzione artistica del concertone proseguito fino a notte, è stata curata da Michele Riondino e Roy Paci con il contributo del cantautore tarantino Diodato.

A condurre l'evento sono stati Valentina Petrini, Valentina Correani e Andrea Rivera. Numerosi artisti hanno scelto di aderire all'iniziativa a titolo gratuito: dagli Afterhours a Levante, dai Litfiba a LnrRipley, da Niccolò Fabi a Daniele Silvestri. Ed ancora: Selton, Andrea Rivera, Renzo Rubino, Mama Marjas, Orchestra mancina e tanti altri. Lo scorso anno la manifestazione registrò 200 mila presenze con 2,7 milioni di visualizzazioni di #unomaggiotaranto su Twitter - arrivando in trend topic - e più di un milione di visualizzazioni tra Twitter, Facebook e Instagram. Ad aprire la maratona di musica e lotta è stata la band dei Frank Buffoluto e i Pali delle Cozze. Hanno aperto la serie degli interventi le mamme della Terra dei fuochi e Basta Ferriera di Trieste.

Anche grazie al miglioramento delle condizioni climatiche, l'area del parco si è andata via via riempendosi. In serata ci sono state le esibizioni di Afterhours, Litfiba, Niccolò Fabi e Daniele Silvestri.

«La scelta salute-lavoro? È come dover scegliere se uccidere i vostri figli». Così, poi,  Yanis Varoufakis, l'ex ministro delle Finanze greco, in collegamento video ha risposto alle domande dei presentatori del Concertone. Con Varoufakis si è parlato di Europa ma anche delle vicende legate all'Ilva e all'emergenza ambientale e sanitaria a Taranto per la contrapposizione tra diritto alla salute e alla vita e diritto al lavoro.

Sul palco è intervenuto anche il direttore artistico della manifestazione, l'attore tarantino Michele Riondino, soffermatosi sulle problematiche della Città dei due mari. «Non ci amano - ha sostenuto - il governo di questo Paese e il presidente del consiglio che affidano le sorti della nostra terra e dei nostri figli a un manipolo di petrolieri, banchieri, che in combutta con ministri-parenti impongono, in nome del profitto, il loro profitto, la distruzione del mio territorio. Non ci ama nemmeno il presidente della Repubblica. Producono decreti che impediscono il confronto politico e ci costringono a usare l'arma del boicottaggio e della resistenza fisica per impedire scempi ambientali e paesaggistici».


Sul palco anche le testimonianze di Patrizia Moretti, madre di Federico Aldrovandi, il 18enne studente ucciso a Ferrara il 25 settembre 2005 dopo essere stato fermato dalla polizia per un controllo, ed Egidia Beretta, la mamma di Vittorio Arrigoni, l'attivista, pacifista e giornalista ucciso nel 2011 a Gaza (che ha letto uno scritto del figlio). Si è parlato di immigrazione con il sindaco di Lampedusa Giusi Nicolini ed è stato lanciato un appello da Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia, per chiedere verità e giustizia per Giulio Regeni. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia