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Arrivati a quel punto, non ci credeva più nessuno. Blin ha rianimato un Lecce ormai senza speranze di portare a casa almeno un punto. Di testa, il francese, ha mandato in porta un assist, pure questo di testa, del bomber Coda. E allora, meglio un punto che niente.
È il terzo pareggio consecutivo per la squadra salentina. In rimonta dopo che la partita poteva mettersi non bene, ma benissimo se Coda non avesse sbagliato il rigore. «Stavamo conducendo un’ottima partita, eravamo sempre nella metà campo avversaria, l’inizio è stato buono, dopo però abbiamo sciorinato un calcio accademico, giro palla, scarsa penetrazione sulle corsie esterne - ha fatto notare mster Baroni nel dopopartita -, tutti volevano andare al tiro centralmente. Ma con due mediani incollati sulla linea difensiva non era facile entrare da lì.
"Bisogna fare un altro tipo dipartita"
La formazione di Bisoli ha sfruttato quel che la squadra leccese ha concesso. Nulla di più. «Hanno fatto gran parte del secondo tempo vicino alla loro area di rigore - continua Baroni -, ci ostruivano ogni accesso, non c’era più possibilità di entrare. Il Cosenza ha fatto la partita che doveva fare, per tanti motivi, principalmente per la sua posizione di classifica. Noi dovevamo fare un altro tipo di partita: più che il dominio della palla interessava l’efficacia dell’attacco. Purtroppo siamo stati costretti a fare una gara che non sappiamo fare. Occorreva un episodio: la squadra l’ha cercato, l’ha voluto con determinazione senza quasi mai farli ripartire gestendo bene le loro transizioni altrimenti finiva con un altro punteggio. Ci prendiamo questo pareggio come lezione».
I tifosi presenti, a fine partita, hanno chiesto in modo chiaro più determinazione alla squadra giallorossa. «Il tifoso vorrebbe sempre vincere, è normale - sottolinea il tecnico -, ci deve servire come sprone. Io, già a fine partita ho parlato alla squadra: questa partita ci deve servire da lezione, assolutamente».
Finale incandescente a Cosenza con Bisoli inviperito contro la panchina del Lecce. Il tecnico rossoblu è stato espulso dal direttore di gara a partita conclusa. «Animi accesi da parte nostra? No, assolutamente - conclude Baroni -, l’arbitro ha comminato una sanzione: lui e il quarto uomo sanno cosa è successo, non devo commentare altro» Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia