Taranto-Francavilla, a voi. Un derby ad alta intensità

Taranto-Francavilla, a voi. Un derby ad alta intensità
Ci sono molti indizi che lasciano pensare ad un derby Taranto-Francavilla ad alta intensità questa sera allo “Iacovone”. Per una volta non è questione di...

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Ci sono molti indizi che lasciano pensare ad un derby Taranto-Francavilla ad alta intensità questa sera allo “Iacovone”. Per una volta non è questione di classifica o di numeri da inseguire. E’ la risposta del campo, recente e non solo, a rendere Taranto-Virtus Francavilla un match di alto profilo. Per i ragazzi di Taurino è un momento d’oro: secondo posto, 8 punti meno del Bari capolista; gioco convincente, meccanismi collaudati, autostima a mille e, alle spalle, la sapienza societaria costruita in anni di onorato professionismo. E’ sintomatico il ds Antonazzo, uno dei molti ex della gara, quando afferma che il budget speso è lo stesso delle scorse stagioni e che a determinare la classifica sono state la capacità di Taurino di entrare nella testa dei calciatori e la strategia intelligente di mercato. Segno che la continuità di governance, l’attenzione ai giovani, ai costi, alla programmazione pagano e rendono, sul campo e fuori.

Il morale

Al netto delle diversità tattiche e di contesto, anche il Taranto quest’anno, all’approdo in C, ha basato tutto sull’oculatezza, la programmazione e l’accortezza alle spese. Basandosi sulle capacità di Montervino, la caparbietà di Giove, l’appeal di Laterza sul gruppo, che ha forse meno qualità della Virtus e qualche difetto in più nella composizione della rosa, disfunzioni comprensibili per una “neopromossa”. Che comunque con 33 punti e l’ottavo posto ha ancora oggi uno status superiore alle aspettative. Come inimmaginabile, alla vigilia del torneo, era il secondo posto del Francavilla. Ed allora sarà interessante capire come il campo, stasera alle 21, colorerà ancora lo stato delle due formazioni. Il Taranto arriva da qualche battuta a vuoto: tre pareggi ed una sconfitta, specie quest’ultima assai amara. Per una squadra che procede con piccoli cambiamenti periodici che finiscono per incidere sulla sostanza delle cose. Per esempio: l’arrivo di Di Gennaro per prendere il posto di Bellocq potrebbe fin da oggi riportare gli ionici al 4-3-3. Altri movimenti, altra copertura degli spazi, si spera altra intensità. I concetti restano gli stessi, cambiano dettagli pur non mutando l’obiettivo: arrivare quanto prima a quei 40/42 punti con i quali festeggiare una salvezza tranquilla. La Virtus invece è lì dove la posta in palio ha il sapore dolce dell’impresa, dove l’appetito vien mangiando e dove il Bari pare avere una fase calante. Taurino vorrà approfittarne al massimo e magari spianarsi la migliore strada possibile per i play-off, dove tutto può accadere.

Le scelte di formazione

Nel suo caso il 3-5-2 è materia inderogabile, una specie di missione attorno alla quale costruire calcio di fatica e di corsa, di sovrapposizioni e di inserimenti, di pressing organizzato e di voglia. Ultimamente, con l’arrivo di Patierno, il tecnico francavillese ha aumentato l’imprevedibilità con il trequartista a supporto di due punte, una di presenza (Patierno) l’altra di movimento (Perez). La difesa è ermetica (la seconda migliore del girone), ma ci sono colpi individuali che il Taranto dovrà controllare senza errori: Maiorino (tarantino), Patierno e Perez, per esempio. I padroni di casa ritroveranno Civilleri, dopo la squalifica, ed il nuovo arrivato Di Gennaro. Granata è out da lungo tempo, Labriola è squalificato. Probabile, quindi, che si parta con il 4-3-3 con Di Gennaro (al debutto) regista con ai lati Marsili e Civilleri. Davanti Giovinco e Mastromonaco a supporto di Saraniti. In difesa ballottaggio tra Ferrara e De Maria. Difficile pensare ad una Virtus diversa da quella che ha battuto il Potenza nell’ultimo match: sarà dunque 3-4-1-2 con il trittico offensivo descritto sopra, ed i soliti cardini come Caporale e Idda dietro, Franco in mezzo, Ingrosso sulla fascia mancina. Tema tattico ipotizzabile? Il Francavilla farà possesso e densità; il Taranto andrà in verticale con Di Gennaro sulle sponde di Saraniti per gli esterni, Marsili e Civilleri a battagliare in mezzo. Sugli spalti saranno almeno in 5 mila, con 250 tifosi provenienti da Francavilla. Si parte alle 21. L’attesa si scioglierà ed il campo restituirà un pezzo di storia credibile delle due squadre.

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Quotidiano Di Puglia