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È la coppia del momento, Umtiti e Baschirotto, della difesa del Lecce. Le prestazioni dei due difensori lasciano pochi dubbi a Marco Baroni. Aiutato, nella scelta, pure dal fatto che Pongracic è, in questo momento, in ripresa dopo un problema alla caviglia destra mentre Tuia, Dermaku e Cetin non sono riusciti a trovare lo spazio desiderato. Sia Umtiti che Baschirotto sembrano dare in questo momento le garanzie migliori a Baroni. Baschirotto è sempre stato nell’undici titolare. Dalla prima giornata alla diciassettesima di ieri l’altro. Mai sostituito. Non ci sarebbe bisogno di aggiungere altro. I numeri parlano da soli. Arrivato per essere l’alternativa a Gendrey, l’ex Ascoli si è subito imposto in posizione di centrale difensivo quando a causa dell’emergenza del reparto Baroni lo tirò in ballo per rimediare a una situazione estrema. Una scelta che si è rivelata vincente e risolutiva per l’allenatore giallorosso. E che per Baschirotto ha rappresentato la svolta della propria carriera. Perché quello è il ruolo che il difensore veronese predilige. Ha tutto per farlo: innanzitutto il fisico. Un calciatore in grado di tenere botta a centravanti statuari come ad esempio Lukaku, o altri che in area avversaria fanno valere i propri centimetri e i propri muscoli.
Baroni non lo muove più da quella posizione anche perché come laterale destro sembra essere meno utile per la causa giallorossa. Era al debutto in Serie A, ma sembra già avere nella gamba e nella testa qualche anno di esperienza nel massimo campionato italiano. Ha trovato pure il gol, contro l’Atalanta. E una chiamata dalla Nazionale maggiore per uno stage di allenamento. Sicuramente non è finita.
“Baschi” on fire
A Coverciano Baschirotto avrà lasciato il proprio numero in segreteria e il suo telefono squillerà ancora.
Prima del Mondiale Umtiti aveva giocato novanta minuti a Genova contro la Sampdoria. Alla ripresa del campionato Baroni lo ha schierato dall’inizio e fino alla fine contro Lazio e Spezia. E proprio nell’ultimo match del 2022 e a La Spezia la squadra giallorossa ha chiuso la partita senza subire reti. Quella del Lecce è la sesta miglior difesa del campionato di Serie A. Al di là dei singoli è stato bravo Baroni insieme al proprio staff a dare alla squadra la giusta compattezza ed uniformità difensiva. Perché, come sempre, la difesa parte dall’ultimo giocatore offensivo. Concetto che Baroni sta trasmettendo con buoni risultati alla propria squadra sorprendendo anche i più scettici. Quattro anni fa in Serie A l’aspetto difensivo era quello che preoccupava maggiormente. E in questo periodo si cercava di correre ai ripari, ma con scarsi risultati visto quali furono i dati di fine stagione con la squadra giallorossa che risultò come la squadra più battuta nei cinque top campionati europei. Oggi Baroni può attingere alla grande esperienza di Umtiti e Pongracic, due profili di spessore che hanno giocato ad alti livelli. Mentre ha lavorato tantissimo su Gendrey e Gallo, i quali per il momento godono della preferenza del tecnico giallorosso. In attesa che tutto il Lecce sia sempre più squadra. In tutto.
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