Cinque giocatori in maglia giallorossa che si abbracciano in una festa di tinte accesissime, impronta inconfondibile di Tapparini figlio, Vittorio, e del compianto padre, Ugo....
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«È stata per noi un’occasione per ricevere ancora una volta una forma di apprezzamento, di sostegno, da parte del territorio – dice il presidente del Lecce calcio, Saverio Sticchi Damiani - . Questa società riceve ogni giorno manifestazioni di attaccamento, in questo caso da parte di un artista notissimo, che ha deciso, per dimostrare la sua voglia di dare un contributo alla propria squadra, di fare questo omaggio al club. E lui interpreta proprio lo spirito di tanti tifosi leccesi, che nella proprie possibilità cercano di manifestare l’attaccamento al club».
L’opera di Vittorio Tapparini, pittore e scultore leccese i cui lavori sono stati esposti in giro per l’Italia e talvolta hanno varcato i confini nazionali, esprime la gioiosa bellezza del gioco di squadra, genuinità di uno sport ormai soverchiato da affari, inutili contorni e tecnologia. Una rappresentazione, il calcio di oggi, che ha quasi perso la sacralità. Spesso occasione di odio e di discriminazione. «Dallo stadio si deve ripartire per recuperare un po’ il senso della comunità», sottolineato il pittore. Il suo è l’invito a «stringersi di più nell’orgoglio di appartenere a una realtà calcistica orgogliosa e tenace, tra le più belle del Sud Italia. L’arte ha questo ruolo di cambiare la società. Cosa verrà dopo non si sa».
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Quotidiano Di Puglia