La lettera di un tifoso del Lecce: "Caro Padalino..."

La lettera di un tifoso del Lecce: "Caro Padalino..."
LECCE - Dopo il passo falso di Foggia, in redazione sono giunte numerose telefonate di protesta da parte di tifosi delusi dall'atteggiamento della squadra nel big match dello...

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LECCE - Dopo il passo falso di Foggia, in redazione sono giunte numerose telefonate di protesta da parte di tifosi delusi dall'atteggiamento della squadra nel big match dello "Zaccheria". In tanti, hanno criticato duramente il tecnico Pasquale Padalino, indicato come il maggiore responsabile della disfatta di domenica. Un tifoso eccellente del Lecce, Raffaele D'Ippolito, pneumologo presso l'Ospedale di Parma, ci ha inviato una lettera che pubblichiamo integralmente:

"Caro mister Padalino,
 l'abbiamo difesa sempre ed incondizionatamente anche perché 61 punti in 30 partite con una squadra totalmente rinnovata sono prova tangibile di ottimo lavoro. In questi mesi a Lecce però non l'abbiamo mai vista sorridere, sempre concentrato a togliersi sassolini dalla scarpa, senza mai un'autocritica sulla involuzione di giocatori che ad inizio campionato erano fondamentali (Torromino in primis), mai una sferzata all'ambiente quando necessitava (Caserta e Francavilla). Ci può stare, ogni persona ed ogni professionista ha la propria personalità. Appunto professionisti: Conte, Miccoli, Vucinic, Calabro, Abruzzese, tutti hanno fatto il proprio dovere contro il Lecce magari con la morte nel cuore.
Lei l'ha fatto fino in fondo contro il Foggia? Come non accorgersi dopo 10 minuti  che in campo eravamo messi male e non correre ai ripari (le possibilitá in panchina le aveva)? Farlo avrebbe significato ammettere i propri errori, e questo è solo per grandi uomini. Poi improvvisamente faccia distesa e sorridente con gli avversari suoi amici a dispetto della sua squadra ridimensionata a suo dire e sopratutto di quei circa 1.000 tifosi (qualcuno ha fatto 2000 km per questa partita) che hanno lasciato i propri cari (era la festa del papà) per assistere alla sua piacevole serenità (sportiva). Se ha un po' di riconoscenza nei confronti dell'Us Lecce dovrebbe togliere il disturbo insalutato ospite e non metterla in difficoltà nella gestione di questo momento di non ritorno tra i tifosi e Lei caro Mister di Foggia. Non puó per causa sua rovinare tutto quello che di buono ha fatto e continua a fare questa Società che non smetteremo mai di ringraziare per l'entusiasmo ricreato e per i non indifferenti esborsi economici.
Proprio per questo caro Mister, augurandole ogni bene e fortuna e ringraziandola per il lavoro fatto, si dimetta e ripari lo sgarbo di domenica nei nostri confronti, perché se è giusto essere uomini di sport e riconoscere i meriti degli avversari, va peró fatto dopo aver dato il massimo.
Caro Mister, i meriti degli avversari si riconoscono con i giusti modi e toni pensando prima di tutto ai propri tifosi e al suo datore di lavoro. Spero che accolga il mio invito dimettendosi. Lo faccia per Meluso, Sticchi Damiani, Tundo e anche  per quei giocatori impiegati fuori posto. È innegabile che questa società ha investito già tanto e con il suo contratto  biennale è controproducente un altro allenatore. Pazienza, se può vada, faremo senza guida tecnica, per lei a Lecce non c'è più spazio. Augurandole ogni bene nella vita e successi  professionali. 
La saluto cordialmente.

Raffaele D'Ippolito
Tifoso del Lecce
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Quotidiano Di Puglia