Lecce, due volti e un punto solo. Attacco sugli scudi ma troppe ripartenze subite

Lecce, due volti e un punto solo. Attacco sugli scudi ma troppe ripartenze subite
Il Lecce stacca tutti in classifica sia pure con un vantaggio esiguo. A tenerlo più in alto di tutte è stato Gabriel Strefezza autore del pareggio contro il...

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Il Lecce stacca tutti in classifica sia pure con un vantaggio esiguo. A tenerlo più in alto di tutte è stato Gabriel Strefezza autore del pareggio contro il Benevento e del decimo sigillo stagionale. Bottino corredato pure da quattro assist. Il brasiliano con un fendente angolato ha riacciuffato gli avversari. Gol, doppia cifra e corsa sfrenata sotto la Curva Nord. Nella sfida contro il Benevento non si è fatto mancare proprio nulla: il gol, l’ammonizione che gli costerà la squalifica, la standing ovation che il Via del Mare gli ha riservato quando Baroni lo ha sostituito. È lui, di nuovo, l’attaccante più prolifico della compagine giallorossa. Stacca il compagno di squadra Coda che contro il Lanerossi Vicenza lo aveva agganciato a quota nove gol. Sono andati a braccetto fino a domenica pomeriggio quando il sudamericano ha anche raggiunto Lapadula in testa alla classifica cannonieri di Serie B. Non segnava dallo scorso 30 novembre quando rifilò una doppietta alla Spal, la sua ex squadra. Le occasioni non gli sono certamente mancate, basti pensare alla partita recente di Como quando sulla propria strada ha incontrato un portiere in giornata di grazia. Quel Facchin che gli ha negato la gioia del gol. Sono dieci, dunque.

Strefezza capocannoniere

La prima rete in questo campionato l’ha realizzata sul campo del Crotone lo scorso 21 settembre. Il primo gol al Via del Mare, invece, arrivò, contro il Monza contribuendo al 3-0 finale. Poi si è ripetuto subito dopo nella trasferta di Ascoli realizzando un gol di testa, solo in area ascolana. Il mese di novembre è stato il più prolifico per l’attaccante nato a São Paulo il 18 aprile del 1997. Gol al Cosenza e poi sette giorni dopo anche a Gigi Buffon portiere del Parma. Si ripete ancora in casa contro la Ternana realizzando una doppietta qualche giorno dopo la nascita della seconda figlia Madalena. E nel turno infrasettimanale altra doppietta davanti al suo ex pubblico, quello della Spal. Un novembre d’oro tanto che l’Associazione italiana calciatori lo premia per la seconda consecutiva come miglior calciatore di Serie B. Erano oltre due mesi che non alzava le braccia al cielo. Lo ha fatto di nuovo nel suo stadio, davanti a quella gente che lo scorso mese ha temuto di perderlo. Sulle frequenze di radio mercato, infatti, si rincorrevano voci di club di Serie A che avevano drizzato le proprie antenne per il funambolo brasiliano che ha un contratto con il Lecce di quattro anni con opzione per il successivo. Vere o false, Strefezza è rimasto in giallorosso. Acquistato dal club leccese per 550 mila euro produrrà sicuramente una ricca plusvalenza. 

Scricchiola la difesa

Non tanto per i due pareggi ma per come, in queste due partite contro Benevento e Como, la squadra di Baroni abbia sofferto in maniera importante l‘attacco avversario. La tattica si intreccia con i numeri. Primo assunto: mai il Lecce targato Marco Baroni aveva subito gol per quattro partite di campionato consecutive. L’ultimo, in particolare, è stato un condensato di assurdità: l’autopalo di Calabresi, il pasticcio Strefezza-Majer, la sfortunata deviazione ancora di Calabresi, passato dall’autopalo all’autogol. Dopo la bella “vetrina” della capitale, però, il Lecce ha subito una rete contro Cremonese, Vicenza (vincendole entrambe), Como e Benevento (pareggiando queste due). E se i lariani avevano rischiato di vincerla nel finale, al netto del calcio di rigore sbagliato da Massimo Coda, i campani hanno rischiato di chiuderla già nel primo tempo, quando un paio di contropiedi pericolosi hanno messo in crisi la squadra di Baroni. Solo scricchiolii, troppo presto per parlare di “crisi della difesa”, ma quella che era la miglior retroguardia del campionato di Serie B, adesso lascia qualche interrogativo. Che sia soltanto una questione di assenze e un’emergenza neppure troppo mascherata? Senza Dermaku, che nel frattempo era diventato un tassello imprescindibile della difesa, qualcosa è cambiata. Il centrale albanese aveva dato garanzie e si era trovato bene anche accanto a Lucioni. Il ritorno di Tuia, per cui il presidente Sticchi Damiani ha sottolineato l‘enorme disponibilità nello scendere in campo “prima del tempo”, è importante ma forse non era ancora pronto e contro il Benevento in un paio di circostanze ha girato a vuoto.

Nessun processo

Nessun processo, ma è stato il primo tassello su cui Baroni ha lavorato già ieri. L’attacco funziona, Strefezza è in doppia cifra ma sarà squalificato ad Alessandria. Preoccupa poco, però, un reparto avanzato che è sempre stato una garanzia, con Coda a un gol da quota 10 e Listkowski in un buono stato di forma. Preoccupa di più, invece, una difesa che torna a incassare reti e che fa vedere i fantasmi delle precedenti gestioni. Il primo punto di forza del Lecce 2021/22 era stato questo: sistemare la difesa, perché con la qualità in rosa, in attacco, qualcuno avrebbe pensato a far gol. Una vecchia regola del calcio, che un ex centrale come Baroni conosce fin troppo bene. Si è rotto qualcosa o è solo un caso? Tutti si augurano che sia davvero soltanto un caso. E intanto il tecnico torna a lavorare su questo: chiudere la porta, perché la classifica del resto sorride ancora e questa squadra ha tutto per andare in A. Senza qualche distrazione di troppo.

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Quotidiano Di Puglia