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La storia potrebbe ripetersi nei prossimi giorni con l’arrivo di un paio calciatori provenienti da un club caduto in disgrazia. In questo caso, il Chievo Verona del presidente Campedelli, impegnato nel disperato tentativo di ottenere l’iscrizione al campionato di serie B dopo la prima bocciatura della Covisoc cui è seguita anche quella del Consiglio federale. Le speranze di restare in vita dei clivensi sono legate al ricorso presentato dinanzi al Collegio di Garanzia del Coni. L’udienza è fissata per lunedì 26 luglio e in quella sede i legali del Chievo proveranno a fare chiarezza sulla propria posizione finanziaria. Sportivamente parlando è giusto dire che la scomparsa del Chievo rappresenterebbe una sconfitta per l’intero movimento calcistico italiano, fa bene quindi il presidente Campedelli a difendere con i denti la propria creatura.
I precedenti
Come si ricorderà, il 3 agosto del 2018 l’allora direttore sportivo del Lecce, Mauro Meluso, strappò alla concorrenza Jacopo Petriccione, libero di accasarsi a parametro zero in seguito al fallimento del Bari, facendogli firmare un contratto pluriennale. A distanza di un anno, il 25 luglio 2019, lo stesso Meluso alla luce del fallimento del Palermo arrivò per primo su due prospetti interessanti cresciuti nel settore giovanile rosanero, Antonino Gallo e Simone Lo Faso.
I nuovi obiettivi
Ora la palla è passata nelle mani di Pantaleo Corvino che, dall’alto della sua esperienza, avrebbe messo nel mirino due dei calciatori più rappresentativi della squadra affidata solo poche settimane fa al tecnico Zaffaroni. Si tratta del laterale destro difensivo Vasile Mogos, 28 anni, di nazionalità rumena, e dell’esterno offensivo Luigi Canotto, 27 anni, calabrese di Rossano. Partiamo da Mogos il quale, pur essendo rumeno, può considerarsi a tutti gli effetti un italiano acquisito considerato che vive nel Belpaese dal 1999. Calcisticamente è cresciuto nell’Asti con cui ha esordito nel campionato di Eccellenza all’età di 16 anni. La sua carriera si sviluppa tra i dilettanti e la serie C con le maglie di Real Vicenza, Delta Porto Tolle, Lumezzane e Reggiana, poi il passaggio all’Ascoli in serie B e quindi alla Cremonese, sempre nel torneo cadetto, con cui colleziona complessivamente 110 presenze e 8 reti che gli valgono il trasferimento al Chievo Verona con cui colleziona 37 presenze condite da 4 reti. È un calciatore di sicuro affidamento. Stesso discorso per Luigi Canotto, elemento di spicco dell’attacco dei clivensi. pure lui partito dai dilettanti fino ad arrivare in serie B. Nel suo curriculum Rossano, Salerno, Sorrento, Sudtirol, Agropoli, Melfi, Trapani, Juve Stabia e, dalla scorsa stagione, Chievo con cui ha giocato 32 partite segnando 5 reti e fornendo 3 assist. Sia Mogos che Canotto, alla pari di tanti altri compagni di squadra, hanno rinunciato fin qui le amichevoli in attesa che si faccia chiarezza sul futuro del Chievo. E il Lecce resta alla finestra.
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