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LECCE È un gitano del mondo del calcio. Partito in Brasile dal Cruzeiro, è arrivato in Italia molto giovane con l’obiettivo di conquistare un posto nel Milan. Proprio in quegli anni però è sbocciato Gigio Donnarumma che, di fatto, gli ha sbarrato la strada. E a Gabriel Vasconcelos Ferreira non è rimasto altro che cercare gloria altrove: Carpi, Napoli, Empoli, Perugia e, dalla scorsa stagione, Lecce dove probabilmente ha trovato il posto ideale per affermarsi. «Ho sempre sognato di poter mettere radici in un posto insieme con la mia famiglia. Sono in Italia da tanti anni e fin qui ho girato tanto senza mai riuscire a coronare il mio sogno. Ora sono molto felice di aver prolungato il contratto con il Lecce, spero di restare qui a lungo anche perché nel Salento io e la mia famiglia ci troviamo molto bene». Lecce e la terra salentina gli ricordano tanto il suo amato Brasile. «È vero - ammette Gabriel -. Essendo una città del Sud, qui a Lecce ho trovato molte analogie con le città del Sudamerica. La gente è accogliente, il clima è caldo e quindi favorisce i ricordi della mia terra. Poi c’è da considerare anche l’aspetto sportivo e posso assicurare che nello spogliatoio del Lecce si vive molto bene, abbiamo formato davvero un bel gruppo. Se a tutto questo aggiungiamo anche le delizie della cucina italiana e in particolare salentina allora il quadro è completo».
Ci sono quindi le condizioni ideali per puntare all’immediato ritorno in serie A dopo l’amara retrocessione del 2 agosto scorso. «Proveremo a riprenderci subito ciò che abbiamo perso pochi mesi fa ma sappiamo che la serie B è molto dura e impegnativa per tutte le squadre. Per questa ragione, è preferibile vivere alla giornata senza fare progetti a lunga scadenza, dare il massimo in ogni allenamento e in ogni partita, i conti li faremo alla fine». Chi deve temere di più il Lecce nella corsa per il salto di categoria? Gabriel non ha dubbi: «Sono davvero tante le avversarie di valore perché, come ho detto prima, il campionato è molto equilibrato e ci sono tante squadre in grado di lottare per le prime posizioni della classifica».
Anche nella sua esperienza con il Lecce, l’estremo difensore brasiliano ha confermato di essere un portiere para-rigori. «Mi preparo molto con il supporto dello staff che puntualmente fornisce ai portieri del materiale video utile per il nostro lavoro.
Quotidiano Di Puglia