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Quando ha tra le mani la palla della vittoria contro Saragozza (primo turno di Europe Cup, 81 a 81 e dieci secondi per fare l'azione) Jamel Morris ha già alle spalle 20 punti, 6 assist e oltre 36 minuti sul parquet (che lieviteranno a 41 dopo il supplementare). Johnson, sempre alla fine del quarto quarto, di minuti ne somma quasi 33, gli altri nella media, poi Kyzlink nemmeno 5, Lombardi 4. La distribuzione e l'impiego delle forze in campo deciso da coach Fabio Corbani ha sortito il completo rientro di Brindisi in partita ma, essendo la coperta corta, ha inciso negativamente sul finale della stessa. In effetti, la stanchezza e la poca lucidità di Morris in occasione dell'ultima azione, che poteva far svoltare l'Happy Casa e consegnarle la prima vittoria dopo quattro gare tra campionato e coppa oltre ad un pieno di autostima mai così necessario, erano alquanto evidenti e hanno finito per condizionarne, giocoforza, la lettura: nessun attacco al ferro per tentare di segnare o di prendere fallo bensì un tentativo dalla distanza per giunta dalla linea dei tre punti stoppato sul nascere da Kravic. E' andata male, il basket è pieno di esempi del genere, di scelte invece di altre. A caldo, ai microfoni di Ciccio Riccio, il presidente Fernando Marino, però, parlando di dodici effettivi in rosa, ha mandato messaggi non troppo velati al suo allenatore: “...Se li facciamo girare non diamo quattro minuti a Tomas Kyzlink o sei minuti a Eric Lombardi. L'errore più grosso della partita di oggi sono i 41 minuti a Morris, che è arrivato con le bombole d'ossigeno e magari un po' di riposo se lo sarebbe meritato”. La fiducia resta (“perché - ancora Marino - con Senglin e Sneed e l'aggiustamento Bayehe e Johnson insieme siamo consapevoli che la squadra al completo non farà i risultati che ha fatto finora”), l'amaro in bocca pure. Specie in considerazione del fatto che nell'ultimo quarto, col palazzetto a spingere la squadra già da un po', si era manifestata la possibilità di allontanare dubbi e paure al termine di una prova coraggiosa e battagliera, forse la più convincente, supportata da un'ottima condizione fisica, condita da cose buone ed errori come le troppe palle perse.
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Quotidiano Di Puglia