L'hit è di quelle davvero internazionali, seconda in popolarità planetaria in quanto canzone italiana, pare, soltanto a Volare di Domenico Modugno. Ed è...
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Bene, quella canzone, oggi, è divenuta un film, che dopo due anni di lavorazione approderà finalmente nelle sale cinematografiche di tutta Italia il prossimo 20 settembre, con doppia anteprima nazionale mercoledì prossimo a Roma, al Cinema Adriano. Il film, prodotto dalla A.C. Production, è girato a Verona, città-tempio della musica lirica, grazie al sostegno del Comune, della Fondazione Arena di Verona e della Regione Veneto; altre scene del film - presentato al Festival del Cinema di Venezia, fuori concorso, due anni fa - hanno visto invece come ambientazione il teatro La Fenice di Venezia e San Pietroburgo, in Russia. L'opera nasce da un'idea di Michele Calì e Federica Andreoli, produttori del film con una lunga esperienza in campo cinematografico e televisivo. Gli attori sono il salentino Giuseppe Maggio, Francesca Loy, Franco Castellano, Fioretta Mari, Riccardo Polizzy Carbonelli, Daniela Giordano, Eleonora Brown (protagonista insieme a Sofia Loren del film La Ciociara di Vittorio De Sica, pellicola per la quale Sofia Loren vinse il premio Oscar) e, per la gioia delle melomani più verdi, i tre giovanissimi tenori del Volo, per la prima volta sul grande schermo.
In più, tra i protagonisti del film, c'è anche lo stesso Guido Maria Ferilli, che impersona se stesso in una pellicola nata con lo scopo di rilanciare la lirica presso il pubblico musicale più giovane. Da qualche anno l'interesse per la lirica è sensibilmente diminuito a causa della mancanza di passione da parte dei giovani nei confronti delle opere, fatto che comporta anche un calo sensibile delle presenze al Festival lirico all'Arena di Verona, ha spiegato infatti la produzione del film, diretto dal regista Christian De Matteis. Proprio per questo è nato questo film, per riavvicinare i più giovani all'opera lirica. Di qui l'interesse della Regione Veneto, attraverso la Film Commission Fondo regionale per il cinema e l'audiovisivo, per la pellicola, per la quale è stato anche chiesto il patrocinio del Ministero dei beni culturali e della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
«Sono molto contento di questo risvolto cinematografico della mia canzone», racconta l'autore, in procinto di partire per l'anteprima romana. «Il suo successo mi emoziona sempre. Di recente, anche Piero Cassano dei Matia Bazar mi ha raccontato di essere arrivato in Scandinavia per un concerto e di aver incontrato un cantante che interpretava Un amore così grande nella sua lingua». Il compositore salentino è autore anche del brano Rumore di Raffaella Carrà, di Momenti sì momenti no di Caterina Caselli (presente nella colonna sonora di Gruppo di famiglia in un interno, film capolavoro diretto da Luchino Visconti) e di Place in the sun per Dee Dee Bridgewater, inserita poi nella miniserie tv di Canale 5 Il coraggio di Anna (Ma di canzoni ne ho scritte più di cinquecento, precisa Ferilli). Obiettivo, adesso, realizzare un festival canoro internazionale, titolo Un amore così grande (e forse nel Salento), per valorizzare autori e interpreti di qualità: Quella vera, però.
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Quotidiano Di Puglia