Si apre “Teatini in Musica”, in scena il piano di Cappello

Si apre “Teatini in Musica”, in scena il piano di Cappello
È interamente dedicato a Franz Liszt, di cui è uno dei massimi interpreti, il concerto del pianista salentino Roberto Cappello che inaugura oggi alle 20.45 il ricco...

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È interamente dedicato a Franz Liszt, di cui è uno dei massimi interpreti, il concerto del pianista salentino Roberto Cappello che inaugura oggi alle 20.45 il ricco e variegato cartellone della rassegna “Teatini in Musica”, rassegna realizzata al Chiostro dei Teatini dalla Camerata Musicale Salentina in collaborazione con il Comune di Lecce (info: 3480072654 – 3480072655; biglietteria@cameratamusicalesalentina.com; biglietti in vendita online e nei punti vendita Vivaticket).

Il recital

Dall’Orchestra al Pianoforte” è il titolo del recital che prevede tre celebri trascrizioni per pianoforte di Liszt: la Sinfonia n. 5 di Beethoven, il “Coro dei Pellegrini” dal “Tannhauser” di Wagner, e il poema sinfonico “Les Préludes” composto dallo stesso musicista ungherese.

Considerato tra i maggiori pianisti della scena musicale internazionale, Cappello ha al suo attivo migliaia di concerti in tutto il mondo. Nel 1976 ha conseguito il Primo Premio al Concorso Pianistico Internazionale “Ferruccio Busoni” di Bolzano che da venticinque anni non veniva assegnato ad un pianista italiano. Da allora ha avuto inizio la sua brillante carriera presso i più importanti teatri del mondo grazie alla tecnica trascendentale e a una raffinata sensibilità artistica e spirituale.

La musica

La trascrizione in musica è una vera e propria arte. Una delle più singolari attività dei più illustri compositori dal Seicento a oggi è stata infatti quella di orchestrare musica propria o d’altri. Sarebbe come se un pittore realizzasse da un disegno a penna un variopinto quadro a olio. Alcuni come Respighi e Rimsky Korsakof furono inarrivabili maestri dell’orchestrazione e dedicarono molto del loro tempo a quest’attività.
Ma fondamentali, soprattutto nell’Ottocento, sono state le trascrizioni o parafrasi pianistiche da opere liriche, genere nel quale eccelse Liszt che compose questi lavori per tutta la vita: per pianoforte, per pianoforte a quattro mani, per due pianoforti. Si possono enumerare velocemente le parafrasi da opere: dal “Don Giovanni”, dalla “Lucia di Lammermoor”, dalla “Norma”, da Verdi, Rossini e appunto Wagner. Ed ancora, per rimanere al programma del concerto, le trascrizioni delle sinfonie di Beethoven e dei propri poemi sinfonici.

Liszt cominciò a comporre in modo sistematico opere per orchestra solo a partire dal 1848, e lo fece per mezzo del poema sinfonico, un genere che Liszt praticamente creò, prendendo le mosse – a suo dire – dalla Sinfonia Pastorale di Beethoven. “Les Préludes”, di gran lunga il più noto fra questi lavori, è ispirato ad un poema di Alphonse de Lamartine e descrive le varie età dell’uomo.

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Quotidiano Di Puglia