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«Tirana 1994/95, ascolto i Nirvana chiuso nella mia stanza a volume insostenibile per spingermi in profondità della mia anima e farla uscire fuori. Torno alle prove. Pioggia a Tirana, strade deserte, alberi bagnati, odore di legna ed erba mischiata alla vita. Pensieri e la voce di Kurt nelle orecchie. Attacco il jack: “Smells Like Teen Spirit»! Nasce da qui la grande ispirazione nella carriera musicale di Redi Hasa, violoncellista e compositore albanese alle prese con il suo ultimo album intitolato appunto “My Nirvana” che uscirà il prossimo 11 novembre per Ponderosa Music Records, grazie a un accordo di esclusiva internazionale firmato con l’etichetta Decca del gruppo Universal Music Operation. Quando a Tirana per la prima volta si ascoltava la musica dei Nirvana, l’Albania si trovava ad affrontare ai postumi della guerra civile che aveva per mezzo secolo proibito la distribuzione di tutta la musica occidentale.
Il grunge proibito e la scoperta di Nevermind
Tuttavia, nell’ombra del regime, la “musica proibita” continuava a circolare di nascosto tra gli appassionati e i musicisti dei Paesi del blocco orientale, grazie al fenomeno che nei Balcani prese il nome di ‘samizdat’.
Il video del singolo con l'omaggio a Kurt
Il primo singolo, appena uscito, è ispirato a “Smells Like Teen Spirit”, il brano iconico del 1991, la versione proposta da Redi Hasa è filtrata dalla sua sensibilità più classica che rock, ottenendo un ascolto completamente diverso dall’originale. Il violoncellista non ha prodotto semplicemente una “cover”, bensì è riuscito a reinterpretare il brano rimanendo fedele alle origini e accompagnando l’ascoltatore in un “viaggio” diverso, in cui esplora nuovi mondi ma sempre legati alla tradizione classica del violoncello. Il singolo è accompagnato da un videoclip realizzato dalla regista Ana Shametaj, immagini in cui si mischiano una visionaria storia dell’Albania degli anni ‘90 con l’immaginario delle canzoni della band. Un tributo a Kurt Cobain la cui immagine viene ricostruita pittoricamente attraverso immagini generate lavorando con un’intelligenza artificiale, in una sequenza di quadri animati da effetti digitali e analogici. Dopo “The Stolen Cello” del 2020 il ritorno discografico di Hasa con questo singolo che anticipa l’intero lavoro “My Nirvana”, intende restituire all’ascoltatore la passione per la musica di uno dei più celebri gruppi rock e raccontare nuovamente con il violoncello una vicenda musicale custodita tra le pieghe della storia.
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Quotidiano Di Puglia