“Locomotive Live Cafè”, anche il jazz è solidarietà

“Locomotive Live Cafè”, anche il jazz è solidarietà
«Man, if you have to ask what jazz is, you'll never know» («Uomo, se hai bisogno di chiedere cos'è il jazz, non lo saprai mai»), era solito...

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«Man, if you have to ask what jazz is, you'll never know» («Uomo, se hai bisogno di chiedere cos'è il jazz, non lo saprai mai»), era solito dire Louis Armstrong, con una frase diventata nel tempo emblematica. Sfuggente a ogni rigida definizione, il jazz fra i tanti linguaggi musicali è quello che più di tutti è nato per unire, soprattutto in momenti di difficoltà. Patrimonio culturale del mondo, di estrazione popolare e vocazione spirituale, trova nell'improvvisazione la sua sublimazione. D'altra parte, se la musica classica si basa sulla notazione, nel jazz lo spartito quando c'è è solo un punto di partenza per l'artista prima di lasciare fluire liberamente le proprie ispirazioni.


Non sorprende, quindi, che in questo tempo di paure e di restrizioni, con il lockdown a costringere a casa buona parte del pianeta, il jazz finisca con il tessere una tela sovranazionale per diffondere, con la musica, la speranza. Questo l'obiettivo della maratona internazionale, Jazz is Life, ideata dall'organizzazione Jazz Big Sky e partita da Mosca, dove questa ha sede, per costruire in pochissimo tempo una rete di 120 musicisti. Fra questi c'è anche il sassofonista salentino Raffaele Casarano, che ha aderito con l'associazione Locomotive.
«Jazz è un'improvvisazione spiegano i promotori della maratona e, allo stesso tempo, la capacità di trovare un contatto con un partner, Life è anch'essa improvvisazione, ma è anche necessità di trovare un linguaggio comune che possa favorire la condivisione e lo scambio. Ora che viviamo all'interno di barriere, fatte di muri ma anche di paure, abbiamo deciso, tutti insieme, di parlare il linguaggio del jazz, che diventa amore per la vita, pensiero dell'altro e bisogno di incontro».

In questo contesto prende forma l'iniziativa Locomotive Live Cafè, che parte domani alle 16, non a caso l'ora del caffè, da condividere sul profilo Instagram del Locomotive Jazz Festival con un ospite d'eccezione. Il primo sarà un amico storico, una sorta di padrino della rassegna diretta da Casarano, il maestro sardo della tromba, Paolo Fresu. Con lui, per quaranta minuti, si chiacchiererà provando a riflettere sulla vera essenza della Musica, strumento universale e privilegiato per veicolare il valore della pace, e poi si materializzerà un filo di legami fatti di note, curiosità, responsabilità e solidarietà.

Sì, perché il nuovo format è stato pensato per sostenere in maniera decisa e determinante il lavoro della Protezione Civile pugliese, l'ente che, insieme a tutto il personale sanitario, sta garantendo ai cittadini soccorso e sostegno. Le modalità per effettuare la propria donazione rintracciabili anche sul sito web: protezionecivile.puglia.it/donazioni prevedono la possibilità di dare un contributo libero utilizzando per un versamento l'iban IT51C0306904013100000046029, intestato a Regione Puglia (codice swift/BIC BCITITMM) e indicando come causale Donazione Coronavirus Regione Puglia.


Dopo Fresu, gli altri ospiti di Locomotive Live Cafè già previsti, con appuntamento sempre alle 16, saranno domenica Gegè Telesforo e lunedì Danilo Rea. Il resto del programma verrà reso noto nei prossimi giorni.
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Quotidiano Di Puglia