OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
La storia si è ripetuta per diversi - tanti - giorni, ma l’allarme meduse sembra ancora proseguire nel Salento. Lungo le spiagge dello Ionio crescono sempre di più le segnalazioni da parte dei bagnanti: «Fate attenzione, il mare è pieno». «E non allontanatevi troppo», il monito dei genitori ai più piccoli. Da San Vito fino alle acque di San Pietro in Bevagna, nella provincia di Taranto, l’invasione della “Pelagia noctiluca” ( conosciuta anche come medusa luminosa, ndr) ha reso difficili le ferie dei turisti: qualcuno si è attrezzato con retini e secchielli per “catturarle” e spostarle lontano dalla riva, altri sono stati raggiunti dai tentacoli - con rossori, prurito e gonfiori - mentre c’è chi ha preferito restare sotto l’ombrellone, al sicuro. L’importante - ricordano gli esperti - è non far loro del male. Perché pescare le meduse, portarle fuori dall’acqua e poi ucciderle costituisce un reato come stabilisce l’articolo 544 ter del Codice penale: reclusione dai tre ai 18 mesi e multa dai 5mila ai 30mila euro. Ma cosa sta accadendo? E soprattutto, come comportarsi in caso di puntura?