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Le parole del chirurgo
Massimo Falconi, direttore dell’Unità Operativa di Chirurgia del pancreas e dei trapianti all’Irccs Ospedale San Raffaele di Milano, con la sua equipe ha asportato un anno e mezzo fa il raro carcinoma neuroendocrino del cantante.
«Come aveva raccontato Federico stesso l’operazione è stata importante con l’asportazione della maggior parte del duodeno, cistifellea, testa del pancreas e un pezzo di intestino - ha rivelato il chirurgo al Corriere della sera -. Pur avendo eliminato diversi organi e visceri, viene ricostruita la continuità fra i vari segmenti dell’apparato digerente. Certamente si può vivere bene, come Federico dimostra da splendido testimonial, ma è anche uno degli interventi più complessi da effettuare e restano comunque delle accortezze che i pazienti devono rispettare».
«Può capitare, è un evento relativamente raro - ha continuato Massimo Falcone in merito al ricovero di ieri -. Si tratta di un’ulcerazione (una lesione della mucosa intestinale) che si forma in prossimità dell’anastomosi, ovvero dove noi chirurghi abbiamo cucito, suturato».