Droga e soldi dei narcos nei ristoranti di mezza Europa: «Ci ha rovinato il Pos»

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La cocaina

«È stata documentata - scrive il gip - l’organizzazione da parte di Morabito di una spedizione in Brasile di un container carico di armi da guerra, provenienti dai paesi dell’ex Unione Sovietica, fornite da un’organizzazione criminale operante in Italia e in Pakistan», armi scambiate con un gruppo paramilitare in cambio della droga. Per gestire il continuo di cocaina da Sudamerica all’Europa, le cosche della Locride sfruttavano i principali porti commerciali: Gioia Tauro e Anversa, che aveva assunto il ruolo di hub per i traffici verso il nord Europa. Il vertice dell’organizzazione è stato individuato in tre maxi-associazioni criminali che fanno capo alle più potenti famiglie di ‘ndrangheta dell’area ionica: la famiglia Nirta «Versu» di San Luca con articolazioni in Brasile; la famiglia Mammoliti «Fischiante» di Bovalino con ramificazioni in Puglia, Abruzzo, Lazio, Toscana e Lombardia e contatti con i fornitori sudamericani di cocaina e con trafficanti internazionali; infine la famiglia Strangio «Fracascia» collegata alle cosche Nirta-Strangio coinvolte nella strage che nel 2007 sconvolse la Germania con sei morti in un ristorante di Duisburg.

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