Aurora boreale nei cieli d'Italia: dalle Alpi alla Puglia, spettacolo senza precedenti. Cause e spiegazione

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L'interazione tra Sole e Terra: la spiegazione dell'esperto

«L'aurora polare è una chiara manifestazione di un'importante interazione fra la nostra stella, il Sole e il nostro pianeta, la Terra, in particolare tra il vento solare e la magnetosfera terrestre», osserva l'astrofisica Gianluca masi, responsabile scientifico del Virtual Telescope, che ha fotografato l'aurora del 5 novembre dalla postazione di Marciano, vicino Grosseto, il sito italiano meno inquinato dalla luce artificiale. «A causa della complessa fenomenologia del Sole, avvengono i fenomeni di espulsione di massa coronale, quando la nostra stella emette un'enorme quantità di plasma, ossia di particelle elettricamente cariche, come protoni o elettroni, che vengono trasportati nel vento solare e raggiungono così la Terra. Quando ci sono eventi importanti - prosegue l'astrofisico - la quantità di quelle particelle cariche è notevole e quando raggiungono la Terra interagiscono con la magnetosfera innescano fenomeni che coinvolgono la parte alta dell'atmosfera, la ionosfera, ed ecco perché vengono fuori le magnifiche aurore polari». Di solito le aurore «sono appannaggio delle latitudini polari, ma quando l'attività solare che le innesca è di straordinaria intensità possono diventare visibili anche a latitudini intermedie, come quelle dell'Italia». Lo spettacolo del cielo è stata una bella sorpresa per gli astrofili, con «segnalazioni da gran parte d'Italia, soprattutto a Nord e Nord.Est, dal Veneto a Ravenna, ma anche fino alla Puglia», dice Paolo Volpini, dell'Unione Astrofili Italiani. «Gli astrofili di tutta l'Italia - ha aggiunto - hanno diffuso numerosissime segnalazioni fino alle regioni centrali e al Sud, probabilmente fino alla Puglia. Sono state favorite le zone in cui il cielo era più buio, lontane dalle luci delle città, come le Dolomiti a alcune zone costiere. È stato un evento davvero suggestivo».

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