Xylella, pronti i tagli, ma si aspetta la decisione del Tar

Xylella, pronti i tagli, ma si aspetta la decisione del Tar
Sono arrivate le notifiche del piano Silletti per contrastare l'emergenza Xylella. Stando al cronoprogramma presunto, a Torchiarolo si potrebbe iniziare ad abbattere le...

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Sono arrivate le notifiche del piano Silletti per contrastare l'emergenza Xylella. Stando al cronoprogramma presunto, a Torchiarolo si potrebbe iniziare ad abbattere le piante già da venerdì.




Nella giornata di oggi, invece, parte formalmente il conto alla rovescia per Trepuzzi, dove già si sono recati i forestali per effettuare le notifiche a 55 proprietari di uliveti: dieci giorni di tempo anche per loro e per le 833 piante infette che dovranno andare giù.



L’unica incognita, per cui c’è grande attesa, è costituita dalla decisione del Tar del Lazio che è prevista per oggi, 7 ottobre. Il legale del Comune di Oria, Giovanni Pesce, ha già depositato i motivi aggiunti che fanno transitare all’interno del contenzioso già in essere anche l’ultimo dei provvedimenti emessi dal commissario.



I giudici amministrativi si troveranno quindi ad analizzare anche la legittimità del nuovo piano di interventi che dispone le eradicazioni con incentivi che giungono fino a circa 200 euro ad albero (146 sulla carta). Potrebbero rigettare il ricorso, consentendo così la prosecuzione delle azioni di lotta alla diffusione del batterio che sono state programmate da Bari e che prevedono indennizzi per gli agricoltori che “collaborano”.



O potrebbero accoglierlo, con effetto immediato solo ed esclusivamente sul territorio di Oria, aprendo però uno spiraglio per gli ambientalisti che invitano tutti coloro che devono procedere ai tagli a impugnare gli atti che sono stati loro notificati.





Tra i due fuochi, da un lato quello istituzionale che preme per l’inizio e per la rapidità delle operazioni di estirpazione (vista la minaccia di procedura di infrazione da parte dell’Europa che incombe sull’Italia) e dall’altro quello ambientalista che si adopera per fornire soluzioni alternative, ci sono gli attori principali del secondo programma di interventi.



Sono i proprietari degli ulivi che temono sanzioni e ancor più di perdere le proprie piante senza ottenere gli indennizzi, nel caso in cui dovessero opporsi, e che tenterebbero qualsiasi strada pur di salvarle o di ottenere una deroga che consenta di raccogliere il frutto già maturo sui rami.



L’annata per l'olio è annunciata come ottima. Ma, stando al diktat del commissario, che a sua volta risponde alle indicazioni date con decreto dal ministero delle Politiche agricole e forestali e alle misure Ue del 18 maggio scorso, non ci sarà possibilità alcuna di temporeggiare. Bisogna agire in fretta, per dimostrare all’Europa di aver rispettato le direttive giunte da Bruxelles. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia