Sette pagine e undici articoli. Con questo strumento la Regione Puglia, guidata dal governatore Michele Emiliano, risponde all’Unione Europea che due settimane fa ha inviato...
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Particolare importanza, come si evince dall’articolo 4, viene data alle ispezioni e monitoraggio sul territorio regionale relative all’organismo specificato. L’articolo 5 accende i riflettori sulle “Misure di eradicazione”, dove si specifica innanzitutto che il controllo e la decisione di rimuovere eventuali piante infette spetta al Servizio fitosanitario regionale. Nel comma 2 si stabiliscono, invece, estirpazioni e trattamenti insetticidi: «La rimozione immediata della pianta risultata infetta agli esami di laboratorio». Mentre al comma 3 spiega che «immediatamente dopo aver individuato una pianta infetta, il Servizio fitosaniario regionale dispone il campionamento e le analisi delle piante specificate nel raggio di 100 metri. Nel caso di piante erbacee - si sottolinea - è possibile prevedere l’immediata rimozione della pianta». Invece, «al fine di evitare la diffusione del batterio, l’areale contenuto nel raggio di 100 metri dalla pianta infetta verrà isolato da contesto esterno con protezioni meccaniche, quali incappucciamento degli alberi, ovvero recinto di protezione con rete di altezza adeguata. La protezione - si aggiunge - sarà accompagnata da idonea potatura e dalle operazioni necessarie per la lotta al vettore: sfalcio di tutte le essenze erbacee, lavorazione del terreno dopo lo sfascio, trattamenti insetticidi con prodotti fitosanitari previsti nel Disciplinare regionale di difesa integrata». Gli articoli 6 e 7 sono dedicati alle misure di contenimento e all’eradicazione del batterio, l’articolo 8 alla tutela del patrimonio paesaggistico e al ripristino dell’equilibrio economico nelle zone infette. L’articolo 9 è dedicato alla ricerca scientifica, mentre il penultimo tratta dello spostamento delle piante specificate all’interno della Regione Puglia. Infine, l’articolo 11, che istituisce l’Agenzia regionale per la xylella e l’innovazione in Agricoltura (Arxia), che prima della Giunta era solo “Aria (agenzia regionale per l’innovazione in agricoltura). Nel momento in cui la legge sarà approvata anche dal Consiglio regionale, ci saranno 40 giorni di tempo per istituire l’organismo che, come ha detto l’assessore Leonardo Di Gioia, «sarà dotata di personalità giuridica di diritto pubblico e di autonomia amministrativa, organizzativa, contabile e patrimoniale». Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia