LECCE - Il mondo agricolo scende per strada a Lecce, ma lo fa spaccato al suo interno, dando corso a due manifestazioni distinte per protestare contro la inadeguata gestione...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«Il Salento merita rispetto e pretende le dimissioni dell'assessore all'Agricoltura della Regione Puglia che ne ha fatta un'altra, ha "dimenticato" di chiedere al ministero lo stato di calamità da Xylella per il 2018». Lo ha detto dal palco di Coldiretti allestito a Lecce, in piazza Sant'Oronzo, il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia, che ha chiesto le dimissioni del'assessore regionale all'Agricoltura, Leonardo di Gioia, accusando la Regione Puglia di «nascondersi per non decidere». L'assessore - ha detto Muraglia - «non è stato in grado di definire una strategia condivisa e chiara con il Governo per consentire agli olivicoltori di espiantare e reimpiantare». «Il mondo agricolo salentino è compatto nel dire basta alla politica della Regione Puglia che - ha concludo - si nasconde per non decidere, che ha mandato in fumo altri ettari di coltivazioni, con ulteriori danni al patrimonio ambientale, culturale e all'economia agricola pugliese e nazionale e con gravi rischi per l'intera agricoltura continentale».
Nel corso del comizio organizzato da Coldiretti, ha chiesto di parlare anche un delegato dell'altra manifestazione, invocando unità.
«Ci dispiace essere arrivati a questa manifestazione separati», ha detto il presidente di Confagricoltura Puglia, Luca Lazzaro. «Non voglio entrare nel merito delle decisioni delle altre organizzazioni, voglio solo ricordare - ha aggiunto - che le problematiche sono le stesse. Oggi siamo qui per dire basta a tutto quello che è stato fatto fino adesso e lo stiamo dicendo senza bandiere, senza sigle sindacali portando sul palco la bandiera italiana che rappresenta tutti noi». Lazzaro ha osservato inoltre: «Siamo tutti agricoltori, siamo tutti colleghi al di là delle bandiere. Il problema non è la bandiera dell'organizzazione, ma mettere al centro il terremoto che stiamo subendo, uno tsunami che sta distruggendo una terra bellissima e che dobbiamo fermare». Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia